L'anno trascorso è stato forriero di ascolti trasversali: non solo le novità, ma anche dedicati alla riscoperta di vecchi album, o divagando su generi più settoriali (Contemporanea o Post-Rock). Sono due gli episodi che ci hanno rattristato, e non poco. Ci sentiremo un po' più soli: resteranno le canzoni ed alcuni album che sono entrati nella “hall of fame” della musica, ma la morte di Franco Battiato e la conclusione dell'esperienza dei Daft Punk sono cose che ha lasciato il segno.
Del primo, proprio nel 2021, ricorrono i 40 anni de La Voce Del Padrone: l'album che ne decretò la definitiva consacrazione tra i migliori cantautori ed uno dei migliori dischi italiani di sempre. Il duo francese invece a febbraio – a vent'anni pressochè esatti dall'uscita di Discovery – ha comunicato la fine del sodalizio artistico con Epilogue, video che ha stregato tutti ed emozionato alle lacrime i fan.
Il 2021 non ci ha regalato solamente emozioni tristi: le vittorie dei Måneskin hanno fatto parlare di prepotente ritorno del rock, ma l'aspetto sicuramente più emozionante, almeno per chi scrive è stato quello di tornare alla musica live (ed in particolare ad un festival come il TOdays): tre giorni di musica ininterrotta e di tante novità specie nel rock più abrasivo.
La selezione di questo 2021 risente dunque un po' di tutte queste cose, non più la ricerca di mondi e produzioni distinte perchè mai il mondo della discografia è stato così in subbuglio ed in discussione, e negli articoli a venire proviamo a raccontarlo.
Il Disco: passato, presente e futuro
Il pop ha rappresentato ed è ancora oggi – contaminato nell'ultimo decennio dal rap e le sue derivazioni, in primis la trap – il genere in cui l'industria discografica investe ingenti capitali. Di conseguenza l'arte che ne deriva viene asservita sempre più a logiche di mercato. Per una regola di contrappasso lo spazio offerto alle aree più alternative o indipendenti nel 2021 è parsa proprio per queste ragioni una sorpresa. Se ieri le case discografiche potevano permettersi di investire su molti artisti e alcuni di essi provenivano dalla scena indie, oggi è difficile che avvenga dovendo destinare budget faraonici su una cerchia ristrettissima di artisti “sicuri”. A ciò si aggiunge la roboante ascesa dei Måneskin e la relativa catena mediatica che si è dipanata dall'Eurovision Song Contest in poi che hanno messo sulla bocca di tutti l'idea che il rock sia genere frequentato da parte dei giovani.
LA DOMANDA
La domanda da farsi resta però sempre e solo una: è ancora il tempo giusto per valutare la capacità artistica di un autore, nell'arco di un anno, attraverso la pubblicazione di un album o forse è arrivato il momento per considerare qualcosa di diverso oppure in più.
Ascolti del passato
1 Nirvana, “Nevermind” (1991)
2 Daft Punk, “Discovery” (2001)
3 Franco Battiato, “La Voce del Padrone” (1981)
4 Pearl Jam, “No Code” (1996)
5 U2, “Achtung Baby” + the Fly (1991)
6 Slint, “Spiderland” (1991)
7 Verdena, “Wow” (2011)
8 M83, “Hurry Up, We're Dreaming” (2011)
9 Metallica, “Master of Puppets” (1986)
10 Depeche Mode, “Black Celebration” (1986)
su Spotify invece la playlist dei brani del 2021
30 tra i migliori brani che in questo 2021 ci raccontano presente, passato e futuro della musica, nostrana e non solo
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