Ha posato forbici e rasoio dopo cinquant’anni. «Cinquantuno, per la precisione – puntualizza “Nico”, all’anagrafe Nicola Martini –. Il negozio chiude. Ma non c’entra il Covid… avevo già deciso prima, stavo solo aspettando il momento in cui farlo. Non cedo l’attività a nessuno. Del resto oggi, con le licenze libere, il ricambio non è più così immediato come una volta». E aggiunge: «Quando l’ho comunicato ai miei clienti più affezionati, ci sono rimasti male… ci sono persone che sono venute da me tutta la vita, dalla prima comunione al matrimonio. È come se li avessi visti crescere». La sua non è solo una storia: è uno spaccato – di mezzo secolo – di una professione che, in un certo senso, vive un rapporto col cliente unico nel suo genere. E lui ne è una colonna, a Mondovì, come ci testimonia anche l’amico Davide Sciandra, che ricorda: «Nico è in Confartigianato dal 1976, è un pezzo della nostra storia».
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