Ci sarebbe stato un piano folle dietro al sequestro e alle violenze contro una donna di Vigevano dopo i fatti del Natale del 2020 per i quali è oggi sotto accusa un 32enne di Chiusa Pesio. Questo, almeno, stando alle parole della ex convivente dell’uomo, una siciliana di 59 anni, testimone e presunta vittima a sua volta dei maltrattamenti.
La donna ha reso nella mattinata di mercoledì la sua lunga deposizione ai giudici del Tribunale di Cuneo. Un racconto sofferto, frammentato e a tratti confusionario, dal quale emerge in ogni caso un profondo disagio: «Ci siamo conosciuti su Facebook e ho lasciato il mio lavoro per venire a vivere con lui in valle Pesio. Speravo riuscissimo a sopravvivere con la mia pensione e il reddito di cittadinanza ma non ce la facevamo, non potevo nemmeno scappare ed ero impaurita». Più volte nel corso dell’anno, in realtà, la 59enne si era allontanata dal domicilio per poi farvi ritorno: un rapporto strano, quello con l’uomo di ventotto anni più giovane, compromesso in modo irreversibile dalle botte e dall’entrata in scena di un’altra donna. (...)
(...) articolo completo su "Unione Monregalese" del 19 gennaio. Sei abbonato online? CLICCA QUI e continua a leggere