Quando l'inclusione passa attraverso la scuola e brillanti commercianti. Questa è la storia di Matteo, un giovane e volenteroso studente dell'Istituto Alberghiero di Mondovì. Matteo, 18enne con Sindrome di Down, grazie ad uno stage estivo proposto dalla scuola, ha intrapreso la via del lavoro presso una gastronomia a Cuneo che si chiama "Gastrò 18", gestita dai titolari Gennaro Spadaro e sua moglie Donatella. In pochissimo tempo, grazie alla sua voglia di fare e alla disponibilità dello staff, ha potuto dimostrare di essere parte integrante del gruppo. Per questo la mamma di Matteo non ha perso tempo e ha voluto far conoscere questa bella storia a tutti cogliendo, inoltre, l'occasione di ringraziare coloro che hanno reso questa bella esperienza possibile. «Per tanti ragazzi e genitori questa poteva essere un'esperienza qualsiasi mentre per noi è stata davvero una cosa che speriamo, diventi un buon esempio da seguire per tante altre ditte del Cuneese –. La mamma, Caterina Lanza, di Trinità, prosegue –. Per Matteo quest'avventura lavorativa è stata davvero importante sotto ogni punto di vista. Fin dai primissimi giorni dello stage, Gennaro e il suo staff hanno cercato di capire e comprendere Matteo, i suoi punti di forza e le debolezze, per valutare in quale ambito era più utile il suo lavoro. L'hanno accolto e fatto sentire “parte della squadra”, così che anche lui è stato invogliato a dare il meglio e tutt'ora continua ad andare lì nei weekend, sempre tramite la scuola. Per lui questa è un'esperienza davvero memorabile. Ringrazio di cuore Gennaro e auguro alle altre famiglie, come la nostra, di avere la fortuna di incontrare persone come lui e sua moglie. Perché vedere come loro credano nelle potenzialità dei nostri figli è una cosa non da poco. Vorrei ringraziare, inoltre, l'Alberghiero di Mondovì – conclude –, che mi ha aiutata e mi aiuta tuttora. Un grazie in particolare va al professore di pasticceria Davide Giordana, che mi ha messo in contatto con la gastronomia "Gastrò 18"».
La bella storia di Matteo, 18enne con la sindrome di Down che lavora in gastronomia
La mamma Caterina Lanza, di Trinità: «Per lui questa è un’esperienza memorabile. Auguro alle famiglie come la nostra di incontrare realtà come quella di “Gastrò 18”»