Oggi Mondovì inaugura il nuovo Museo della Stampa

Da ex collegio per le bimbe abbandonate a scrigno della cultura. Ci sono voluti quasi cinque anni di lavori, con il fondamentale contributo della Fondazione CRC, per trasformare l’ex Collegio delle orfanelle di Piazza nel Polo del Libro antico. E tutt’ora non si può dire finito, visto che l’intervento al piano superiore – appena finanziato dal PNRR – è ancora da ultimare. Ma sabato 15 gennaio è comunque una data importante: a Mondovì apre “Liber”, il nuovo Museo della Stampa.

L’inaugurazione, stante le limitazioni delle normative anti Covid, sarà riservata agli invitati. Il vicesindaco e assessore alla Cultura, Luca Olivieri: «È stato un percorso nato dalla volontà della nostra Amministrazione di rinnovare e rimodellare uno dei musei storici della nostra identità cittadina. Soprattutto è il primo passo concreto verso la rinascita dell’ex collegio delle Orfane, un luogo dimenticato che ora sta ritornando a vivere. “Liber” sarà il motore culturale della nostra città. Un luogo dove tradizione e innovazione si incontreranno. Intendo ringraziare in particolare modo la collega Sandra Carboni che per prima “ha messo mano” ai quei luoghi: interventi architettonici, consolidamento delle solette, ristrutturazione del cortile e soprattutto idee e consigli».

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COME SARÀ IL NUOVO MUSEO
La collezione del Museo della Stampa di Mondovì è incredibile: macchine da stampa storiche, torchi, presse, linotype e rulli tipografici. Alcuni pezzi custoditi nel Museo di Mondovì sono rarissimi. “Liber” si sviluppa su tre livelli. Il piano terra (“Liber Piombo”) ospita il rifunzionalizzato Museo della Stampa e il Laboratorio di Tipografia: qui si troveranno le macchine, i caratteri e gli inchiostri, per conoscere la storia della tipografia e per consentire ai visitatori – bambini compresi – di… sporcarsi le mani, come gli antichi stampatori. Del resto, Mondovì ha una grande tradizione di stampa tipografica: una tradizione che risale al 1472 quando qui venne stampato il primo libro in Piemonte con i caratteri mobili. Al primo piano (“Liber Carta”) si troverà una seconda sezione del Museo della Stampa con la collocazione della sala Belloni e del laboratorio di grafica e il Fondo Storico della Biblioteca Civica, ancora da completarsi: «Stiamo lavorando alla completa rinascita di un luogo straordinario che ospiterà a breve anche i 25 mila volumi», afferma ancora Olivieri. Infine, il secondo piano ancora da realizzare (“Liber Aria”), sarà un’area polifunzionale che ospiterà la consultazione e gli apparati multimediali e potrà essere utile per eventi culturali e mostre. Si apre una nuova pagina: antica, eppure nuova.

L’ITER
La gestione: il lungo “tira e molla” dell’appalto
L’allestimento e l’apertura al pubblico del Museo della Stampa sono in mano alla “Doconline srl”? Di fatto, azienda “gemella” della “DOC - Archiviazione documentale” a cui è andato l’appalto. C’è stato un lungo carteggio giudiziario sulla vicenda, che ha allungato i tempi. L’azienda classificatasi seconda al bando ha presentato e vinto il ricorso al TAR, ma si è vista poi cassare l’aggiudicazione da una successiva sentenza del Consiglio di Stato.

FONDO STORICO
Studio in corso: capire come spostare i volumi antichi
Altro capitolo: il Comune ha affidato alla Fondazione Artea uno studio di fattibilità per capire come effettuare il trasferimento dei libri antichi del Fondo storico. Si tratta di un patrimonio imponente: 25 mila tomi, alcuni addirittura del XVI secolo e molto rari, che oggi si trovano nei locali della Biblioteca. Sarà necessario un lavoro ad hoc, anche per decidere se effettuare assieme trasferimento e riallestimento, o se procedere in tempi diversi

PER IL PUBBLICO
Visite guidate domenica 16
Dopo il vernissage di sabato 15 gennaio, la prima presentazione al pubblico è in programma domenica 16 gennaio con visite guidate solo su prenotazione (orario 10-12,30 / 15-18). Per prenotare: prenotazioni@museostampamondovi.it

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