Mondovì: 10 cose da sapere sull’ipotesi della nuova scuola a Piazza

La storia della costruzione della nuova Scuola superiore a Mondovì, giunta ora a un punto "quasi definitivo", ha alle spalle moltissimi anni di ipotesi, riunioni, dibattiti e contrasti politici. Riassumiamo tutto in 10 punti

1
Perché serve una nuova Scuola superiore a Mondovì?

Se ne parla dal 2004, per trovare una nuova sede ai Licei. La prima ipotesi fu quella di trasferirli ai “Passionisti” (a fianco del Palamanera), poi dal 2008 si parlò di trasferirli nell’ex Ospedale. Dal 2017, al problema dei Licei, si è aggiunto quello dell’Alberghiero colpito dalla frana, che oggi è “sparpagliato” su tre plessi diversi. Nonostante i lavori all'Alberghiero sono ormai ultimati, le aule non sono mai state riaperte.
Dal 2018 si è quindi deciso che a Mondovì si deve costruire una nuova Scuola superiore, grande almeno per 900 studenti.

2
Quanto costa? Di chi è il progetto?

Trattandosi di Scuola superiore, il progetto e la costruzione non sono del Comune ma della Provincia. Per la costruzione sono disponibili 7,5 milioni e mezzo di euro: 4 milioni dalla Provincia e 3,5 dalla Regione.

3
Perché non si può fare nell’ex Ospedale?

Perché costerebbe troppo. Se ne parla dal 2008 (Protocollo di intesa formato da Comune, Provincia e Asl), l’ultimo progetto è del 2014. Nel 2017 uno studio rivela che per riadeguare l’ospedale servirebbero 12 milioni di euro.

4
Perché non si può fare nella Cittadella?

Perché costerebbe ancora di più che l’ex Ospedale. Inoltre, la Cittadella è di proprietà del Demanio e vincolata dalla Soprintendenza. Si era anche pensato a trasferirvi l’Alberghiero (ben prima della frana del 2017). Tutt’ora Mondovì è in cerca di finanziamenti per riqualificare questa zona.

5
È vero che si pensava di costruire una nuova scuola all’Altipiano?

Sì: nel 2019 la Provincia fece un primo progetto e il Comune individuò come sede il terreno incolto all’Altipiano, dietro il palazzo Telecom (fra via Piemonte e via Carducci). Poi il Comune e la Provincia fecero marcia indietro, ribadendo che la Scuola superiore sarebbe assolutamente dovuta restare a Piazza, per non penalizzare il rione storico.

6
Ma il Comune non aveva fatto una “Commissione per riqualificare gli edifici vuoti”? Che cosa ha deciso?

La Commissione ha lavorato dal 2019 al 2020. Il verdetto fu: la nuova scuola va fatta a Piazza riqualificando un edificio vuoto, preferibilmente la Cittadella e in subordine nell’ex Ospedale. Non si è mai parlato di utilizzare altri edifici (che non sono nelle disponibilità del Comune).

7
E perché non è andata così?

Come detto sopra, il problema sono i costi: nessuna delle due soluzioni suddette è risultata praticabile.

8
Come si è arrivati alla nuova proposta di farla davanti all’ASP (Polveriera)?

La Provincia ha presentato due ipotesi, entrambe realizzabili dal punto di vista economico. La prima prevede di costruire la nuova Scuola in piazza D’Armi, al posto delle ex Elementari “Rolfi”. La seconda prevede di costruirla vicino all’ASP e alla nuova palestra, sempre in cambio dell’abbattimento delle “Rolfi”. La seconda ipotesi è ritenuta più praticabile perché l’edifico in piazza D’Armi incapperebbe due problemi: avrebbe un impatto visivo enorme (c’è poco spazio per allargarsi in orizzontale, la nuova scuola finirebbe per essere un edificio molto alto) e comporterebbe enormi problemi di affollamento e traffico nelle ore di entrata e uscita (vista la compresenza di Elementari e Medie nella stessa piazza).

9
Quindi, altro cemento e nessun recupero di edifici vuoti?

In realtà, entrambe le ipotesi prevedono di abbattere le ex Elementari “Rolfi”. Se la scuola verrà costruita in zona “Polveriera”, al posto delle “Rolfi” potrebbe essere allargato il giardino e realizzato un parcheggio sotterraneo.

10
Il Comune è favorevole o contrario?

Trattandosi di un progetto provinciale, la decisione non è mai stata “votata” in Comune.

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