Una pratica, protocollata senza indagati e senza alcuna ipotesi di reato, è stata aperta dalla Procura di Torino dopo la scomparsa del piccolo Lorenzo Gazzano, il bimbo di 10 anni di Nucetto spentosi nella Terapia intensiva del “Regina Margherita” di Torino, dove era arrivato il giorno prima in condizioni già gravi dopo l’infezione da Covid e il ricovero a Mondovì.
Un atto dovuto dopo la segnalazione da parte dell'azienda sanitaria, che ha così potuto svolgere gli accertamenti del caso. Al momento non sono previste ulteriori attività istruttorie. Verrà effettuata l’autopsia.
Lorenzo era positivo al virus da sabato: nella notte tra domenica e lunedì, lo avevano portato all’Ospedale di Mondovì: aveva la febbre, brividi e avvertiva fortissimi dolori ai muscoli. La dottoressa Patrizia Fusco, primaria della Pediatria di Mondovì, ha capito subito che era grave. Nella stessa mattinata, assieme alla dottoressa Blangetti della Rianimazione, ha disposto il trasferimento di urgenza a Torino. È arrivato con ipotermia, rabdomiolisi, dolori muscolari importantissimi agli arti inferiori e sospetta miocardite innescati dal Covid. Lo hanno trasferito in Terapia intensiva la sera, è morto prima che arrivasse la mattina. «Mai visto un decorso così veloce» hanno affermato, addolorati, i medici torinesi. La data dei funerali non è ancora stata decisa. Il Comune di Nucetto proclamerà il lutto cittadino.