La rissa, violenta, aveva portato al lancio reciproco di piatti, bicchieri e divisori in plastica. Era il 28 agosto scorso, e i fatti accaddero all'interno di un locale pubblico di Camerana, più precisamente in località San Giovanni Belbo. Uno dei soggetti coinvolti riportò la frattura delle ossa nasali con prognosi di 25 giorni. In tutto furono quattro le persone responsabili del diverbio ed è notizia recente che il Questore della provincia di Cuneo, Nicola Parisi, ha emesso nei loro confronti altrettante misure di "Divieto di accesso ad aree urbane", il cosiddetto "Daspo Willy".
La misura, che risale al 17 gennaio, è finalizzata, come si legge nella nota trasmessa dalla Questura a «limitare le opportunità criminali, dei fenomeni antisociali, di inciviltà lesivi del “buon vivere” cittadino che si propongono di incidere sul livello di sicurezza e di benessere percepiti dalla comunità locale».
La Divisione Polizia Anticrimine ha analizzato l'episodio dietro apposita proposta redatta dai Militari della Compagnia Carabinieri di Alba, ritenendolo di «grave entità». A seguito del provvedimento del Questore, i quattro partecipanti alla rissa – considerati pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica – non potranno avere accesso o stazionare nelle immediate vicinanze di quel locale e a tutti i bar, caffè, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari del comune di Camerana, in località San Giovanni Belbo, per un periodo compreso tra 12 e 18 mesi, pena, in caso di accertata violazione, la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8000 a 20000 euro.