Tra una settimana avrebbe compiuto 101 anni. Morozzo dà l'addio ad uno dei suoi cittadini più longevi: si è spento infatti mercoledì 9 febbraio, all'età di 100 anni, il signor Giacomo Ferrero, nato nel 1921.
L'anno scorso il sindaco di Morozzo, Mauro Fissore, insieme ad alcuni amministratori, gli aveva fatto visita in occasione del suo centesimo compleanno, recandosi presso la Casa di riposo di Magliano, dove Ferrero era ospite e consegnandogli anche una targa.
Nato nel 1921, Giacomo, il più giovane dei suoi fratelli, era stato arruolato a Fossano nell’Artiglieria Someggiata e, dopo alcuni mesi di addestramento, mandato in Grecia. Terminata la campagna a fianco dei tedeschi, con i quali c’erano aperte ostilità su chi dovesse avere il comando delle operazioni, nel 1941 Giacomo e molti altri soldati italiani vennero condotti in Germania e diventarono prigionieri. Qui, lavorarono per 2 anni in un campo di prigionia, una polveriera piena zeppa di bombe e munizioni, con ritmi massacranti, sopportando le angherie dei carcerieri, pochissimo cibo da mangiare e il pericolo quotidiano di incidenti anche mortali, nel maneggiare gli esplosivi. All’arrivo degli alleati americani, Giacomo e i suoi compagni furono finalmente liberati e, quattro anni dopo la sua partenza, nel 1945, poté tornare a casa sua, a Fossano, molto dimagrito, quasi irriconoscibile, ma vivo. Nel 1949 la famiglia Ferrero si trasferì poi da Fossano a Morozzo, alla cascina “Frera” di Riforano.