La palestra in costruzione, un cubo di cemento su un prato verde, per loro è un pugno nello stomaco. E il pensiero di vedere una seconda struttura edificata lì a fianco, per giunta una scuola da 900 studenti, è stata la molla per dire: grazie, ma anche basta. Per far sentire la propria voce, hanno scelto la strada della raccolta firme. Forse perché sanno che la forza dei numeri è un linguaggio che viene capito bene da chi fa politica. Prende le mosse in questi giorni una petizione di un gruppo di cittadini di Mondovì, diretta all’Amministrazione comunale e a quella provinciale, per dire “no” all’ipotesi di nuova scuola in zona Polveriera.
Non sono tutti residenti di Piazza, e non vogliono limitarsi a questo rione per raccogliere le firme: «È una questione che riguarda tutta la città – ci dice una delle promotrici –, perché le Scuole superiori sono un tema ampio». La petizione va dritta al punto: «La scelta di costruire la nuova sede per i Licei nella zona della Polveriera – scrivono – ci sembra profondamente sbagliata e anacronistica. La nostra città è piena di enormi edifici inutilizzati e non è credibile che nel 2022, con le migliori tecniche di costruzione, restauro e consolidamento antisismico esistenti, non sia possibile ristrutturare e mettere in sicurezza edifici esistenti. Il costo economico immediato sarà certamente maggiore, ma nel lungo periodo è ampiamente ripagato dalla salvaguardia di un’area verde e dal recupero di edifici».
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