«Abbiamo risposto convintamente ad un appello urgente del Comune e lo facciamo a nome della famiglia del Cfpcemon. Nel nostro centro ci preoccupiamo non solo della formazione professionale di tanti allievi ma anche di quella umana. A questo punto, l’appello non poteva avere risposta negativa perché la solidarietà è parte dell’umano».
Lo comunica il CFP Cebano Monregalese che oggi sta ospitando 12 profughi ucraini a Mondovì, comprese due famiglie con bambini. «Ci piace poter dire ai nostri ragazzi che, come curiamo la loro crescita, possiamo curare anche chi dalla guerra scappa. Tanti ci hanno aiutato per poter preparare una prima accoglienza di questi nuclei ucraini: i ragazzi del corso di ristorazione, i colleghi del Cfpcemon, la Cooperativa Nuovo Beila e la Colonia agricola a cui va il nostro grazie. Rimaniamo a disposizione del Comune per il prosieguo di questa esperienza nella certezza che tutti noi ne usciremo umanamente più ricchi».