Il sentiero era vecchio di almeno 50 anni. Ora, dopo l’annuncio di quasi un anno fa, il percorso è stato ripulito grazie alla passione di alcuni volontari ed è finalmente utilizzabile. Stiamo parlando del raccordo nel boschetto del Rivo di Carrù, che collega l’accesso nella via della Scuole Medie con il ponte dell’ex Filatoio. È lungo circa 600 metri, costeggia da vicino il torrente e permette così un piacevole percorso circolare ad anello (di circa 6 km) immerso nella natura, da affrontare a piedi o anche in bike, tra la Preosa (dove si accampò il mitico esercito di Napoleone) e il boschetto che giace attorno al paese. Tre sostanzialmente i punti di accesso: oltre al già citato varco nei pressi delle Scuole Medie, si può scendere dalla scalinata a fianco del Castello di Carrù o camminare lungo il sentiero panoramico di Rocca Pettiti (dietro il monumento al bue) per poi attraversare la Provinciale e immettersi nello sterrato di via Filatoio. «Il sentiero è tutto percorribile, resta solo da sistemare la segnaletica», commenta Christian Sciolla, l’assessore comunale da cui partì l’intera proposta. «Siamo soddisfatti, per la bella stagione Carrù può offrire questa bella passeggiata nel verde. L’ideale per digerire o semplicemente fare due passi».
Una rete di sentieri
Intanto giovedì scorso, sempre a tema cicloturismo, è stato sottoscritto in Giunta il protocollo d’intesa fra 12 Comuni, con Carrù capofila, per il progetto di una rete unica di sentieri. È un lavoro che coinvolge Enti anche più popolosi rispetto alla “Porta d’la Langa” quali Cherasco e Dogliani, assieme a Bene Vagienna, Farigliano, Lequio Tanaro, Magliano, Narzole, Piozzo, Salmour, Sant’Albano e Trinità. La notizia era già stata anticipata qualche settimana fa, ma ora possiamo scendere più nel dettaglio. Spiega così il sindaco di Carrù Nicola Schellino. «Sostanzialmente è una volontà messa per iscritto di collaborare. Non siamo ancora alla fase operativa, ma l’intento è affidare un incarico a un professionista per poi presentare un programma di finanziamento. Per quest’ultima parte, servirà poi un convenzione che ogni Consiglio comunale dovrà approvare». Insomma, siamo ancora alla fase “zero”. Ma la cornice c’è già. «La connessione dei sentieri si inserisce sulle ciclovie già esistenti quali la “Provenzale”, che dal fiume Stura di Demonte porta a Salmour, Narzole e Cherasco, la “Bar-to-bar” (la Barolo-Barbaresco) e la “Via del mare” che attraversa Dogliani, Monforte, Monchiero e Novello. C’è poi anche il futuristico progetto europeo dell’Eurovelo 8 per il collegamento in bici da Torino a Venezia: il tracciato intercetta Carrù e Magliano per proseguire poi a Saluzzo e verso il nord del Piemonte». Qual è l’intento quindi a livello materiale? «Creare un pacchetto – conclude il sindaco – con un suo logo e una serie di “stazioni” su cui fermarsi. La sfida futura, a Carrù, è di far quindi ripartire un vero e proprio ufficio turistico. Ben visibile e presidiato».
12 Comuni
12 i Comuni che hanno aderito al “Protocollo d’intesa” sul cicloturismo. Carrù fa da capofila, con Cherasco, Dogliani, Bene Vagienna, Farigliano, Lequio Tanaro, Magliano, Narzole, Piozzo, Salmour, Sant’Albano e Trinità.
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