Dopo fatiche e mille ostacoli burocratici sono state individuate le due persone, percettori del reddito di cittadinanza, che in paese ora stanno interpretando la figura di “amico vigile” all’ingresso e all’uscita dei bimbi dall’Asilo lungo corso Einaudi. Il progetto rientrava in quelle attività di collaborazione che il Comune di Carrù aveva avviato in sinergia con il Cssm e il Centro per l’impiego. L’idea di base era una sola: attività di volontariato per il paese svolte da chi riceve il sussidio.
«La scorsa settimana siamo finalmente riusciti a partire con il progetto dell’“amico-vigile” – commenta il sindaco Nicola Schellino – e questo mercoledì è iniziata l’altra iniziativa di “Carrù più pulita” che prevede l’utilizzo di tre volontari (due uomini e una donna) i quali a turno si occuperanno di pulire le aree più sensibili del paese, in aggiunta al normale servizio dei netturbini. Quest’ultima attività andrà avanti fino al 30 aprile, poi gli operatori verranno sostituiti».
La figura del “vigile” è invece ricoperta da due donne, che si alterneranno nei momenti di maggior bisogno per presidiare e far attraversare sulle strisce pedonali i più piccoli in entrata o in uscita dalla Scuola materna. Vanno a ricoprire un ruolo, quello del “nonno vigile”, che dall’inizio di quest’anno scolastico era infatti rimasto purtroppo vacante. Da specificare che i volontari non riceveranno alcun importo aggiuntivo rispetto alla normale cifra del reddito di cittadinanza che, in presenza dei requisiti, ricevono tutti i mesi. Ognuno di loro è residente, ovviamente, a Carrù. Nello scorrimento delle liste dei percettori qualcuno, convocato in Comune, ha preferito rifiutare l’incarico. «Come da prassi, abbiamo segnalato i nomi al Centro dell’impiego. Il rischio è che questo rifiuto possa poi influire sul loro “benefit”», conclude il sindaco carrucese.