Finora, da inizio emergenza, sono riusciti a portare al confine con l’Ucraina numerosi camion e pulmini, carichi di aiuti per i profughi. Non si arresta, anzi prosegue senza sosta, l’attività dei volontari di “Casa do menor” e de “L’Aquilone Onlus” di Farigliano, in favore delle popolazioni colpite dalla guerra. L’ultima spedizione è avvenuta questa settimana, con la partenza da Farigliano (martedì 22 marzo) di cinque pulmini pieni “a tappo” di scatoloni di alimenti, vestiti e medicinali. Il gruppo ha fatto due tappe, fermandosi a scaricare aiuti sia in un piccolo Centro di accoglienza in Ungheria, a pochi passi dal confine con l’Ucraina, sia direttamente alla dogana, dove un ingegnere ucraino ha ritirato i pacchi per portarli direttamente in Ucraina, a casa sua, dove sta dando ospitalità a persone in fuga dal conflitto. La spedizione è rientrata in Italia venerdì 25 marzo. «Il nostro impegno non finisce qui, anzi, d’ora in avanti proseguirà più serrato, mirato e strutturato, proprio per essere sicuri che gli aiuti possano arrivare a chi ne ha bisogno – spiega il responsabile delle due Associazioni, Carlo Borra –. Tramite il progetto “Aiutaci ad aiutarli”, che coinvolge 26 Comuni della nostra zona, stiamo mettendo in piedi una formidabile macchina organizzativa, basata sull’acquisto e il trasporto di alimenti e medicinali effettivamente utili alla causa».
Aiuti per l’Ucraina: rientrato il secondo viaggio di “Casa do Menor” e “L’Aquilone”
Sono tornati oggi i volontari, con cinque pulmini. Carlo Borra: «L’impegno prosegue, ci stiamo strutturando per far arrivare gli aiuti in Ucraina, a chi ne ha bisogno»