Nuova riunione organizzativa in streaming, la sera di venerdì 25 marzo, per il progetto “Aiutaci ad aiutarli”, nato con l’obiettivo di far giungere aiuti a chi ne ha più bisogno, direttamente in Ucraina, all’interno della zona di conflitto. Presenti i sindaci e gli amministratori dei 26 Comuni di zona che aderiscono alla rete, coordinati dal “capofila” Claudio Ambrogio, primo cittadino di Bene Vagienna. In collegamento anche diversi volontari, Carlo Borra, referente di “Casa di menor” e “L’Aquilone” Farigliano e due dei tre consoli italiani in Romania, il dott. Massimo Novali e il dott. Dino Tucci.
La “lista della spesa”: i Comuni radunano volontari e cercano magazzini
I consoli hanno prodotto una “lista della spesa”, con i codici di riferimento degli alimenti e del materiale effettivamente utile al confine e in zona di guerra. «Il tutto va raccolto e ben differenziato, a seconda della destinazione – ha spiegato Carlo Borra –. Nei Centri di accoglienza fuori dall’Ucraina infatti non c’è il gas, non si può far bollire l’acqua, quindi i pacchetti di pasta, ad esempio, verrebbero sprecati. In quelle zone servono invece alimenti che si possono consumare freddi. All’interno della zona di guerra invece, in alcuni posti, hanno ancora il gas e possono quindi scaldare il cibo e far bollire l’acqua, anche se adesso iniziano a mancare le forniture anche in Ucraina». Chi vuole partecipare concretamente alla raccolta può recarsi in uno degli esercizi commerciali che aderiscono alla “spesa sospesa” e lasciare donazioni per l’acquisto di materiale utile. I Comuni in questi giorni hanno radunato volontari e mezzo a disposizione magazzini, dove la merce raccolta viene stoccata, suddivisa e caricata sui camion che poi vengono inviati verso il confine Ucraino. Una volta alla dogana, i camion vengono scaricati e gli scatoloni vengono suddivisi su camioncini che entrano nella zona del conflitto.
Centri accoglienza nel Monregalese, per ospitare 50 rifugiati
Durante l’incontro a distanza si sono inoltre gettate le basi per la nascita di un Centro di accoglienza profughi ucraini “diffuso” sul territorio monregalese. Il sindaco di Bene Vagienna, Claudio Ambrogio, nei giorni scorsi ha parlato direttamente con il viceprefetto, la dott.ssa Maria Antonietta Bambagiotti, ricevendo utili informazioni pratiche sulla costituzione di un nuovo sistema che consentirebbe di ospitare fino a 50 rifugiati, suddivisi tra i diversi Comuni disponibili.
Dove acquistare? Cosa serve?
Si raccolgono prodotti alimentari a lunga conservazione, alimenti ad uso istantaneo, prodotti per l’igiene personale, medicinali e farmaci, prodotti per l’infanzia e giocattoli. Ci si può recare per fare acquisti mirati (prodotti che effettivamente sono richiesti) presso gli esercizi commerciali dei Comuni aderenti che espongono la locandina “Aiutaci ad aiutarli – emergenza Ucraina”.
Donazioni tramite bonifico a “Casa do menor”
Le donazioni possono arrivare tramite bonifico su conto corrente intestato a “Casa do menor Italia Onlus” – Banca Alpi Marittime, Iban IT61L0845046990000000023890, causale “Emergenza Ucraina”. Per ulteriori informazioni sull’emergenza Ucraina è possibile scrivere a segreteria@casadomenor.org oppure chiamare il numero 337-1019050, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 a mezzogiorno.
Video online di sensibilizzazione e maglietta per i volontari
Con il progetto “Aiutaci ad aiutarli” è stato anche creato un video di sensibilizzazione per l’emergenza Ucraina GUARDA QUI IL VIDEO
Allo stesso tempo viene prodotta una maglietta con la scritta “Emergenza Ucraina, un gesto concreto per i profughi”, che sarà indossata da tutti i volontari coinvolti nelle operazioni di raccolta e preparazione del materiale.
I 26 Comuni che partecipano
Bene Vagienna, Carrù, Cavallermaggiore, Castelletto Stura, Cervere, Cherasco, Cuneo, Dogliani, Farigliano, Fossano, Genola, Lagnasco, Lequio Tanaro, Magliano Alpi, Marene, Mondovì, Monforte, Montanera, Morozzo, Narzole, Pianfei, Roccaforte, Salmour, San Michele, Sant’Albano e Villanova.