La notizia era stata pubblicata ieri, proprio dal nostro giornale: il Comune di Mondovì vuole entrare a far parte di EGEA, la società mista pubblico-privata di Alba, che si occupa di servizi: luce, gas, acqua, raccolta rifiuti. Un'acquisizione di quote, ovviamente in piccolissima percentuale.
La sera del 31 marzo, il caso è esploso in Consiglio comunale: sono stati i consiglieri Giampiero Caramello e Paolo Magnino. Il tema ha praticamente occupato metà dibattito del Consiglio durante la discussione sul bilancio di previsione, assieme alla discussione sulla recente acquisizione dell'immobile della "Madonnina".
La notizia ha un certo peso, dal punto di vista politico. EGEA ha "lavorato" a lungo sulla propria presenza di Mondovì, a strettissimo contatto con l'Amministrazione. Basta elencare quali sono le cose che la multi-utility di Pierpaolo Carini, in cui figura anche l'ex sindaco albese Giuseppe Rossetto (presidente del Consiglio di sorveglianza), ha fatto a Mondovì: dall'apertura del primo sportello in città, e parliamo del 2016, l'illuminazione della Torre del Belvedere, ovviamente il mega accordo da 21 anni per la gestione dell'ìilluminazione pubblica (che sta portando alla sostituzione di tutti i lampioni della città) e per finire persino l'incarico per l'installazione dei pannelli luminosi con le indicazioni sui blocchi del traffico.
Perché Mondovì ha deciso di entrare in EGEA? Lo hanno chiesto sia Magnino che Caramello. «Fin dall’inizio del nostro mandato abbiamo cercato di far dialogare il nostro Comune con il territorio, anche in senso vasto - ha risposto il sindaco Paolo Adriano -. La società EGEA ha lavorato bene nella nostra città, basta ricordare il tricolore sulla Torre del Belvedere. La rete di EGEA conta al suo interno decine di Comuni: è un’importantissima realtà pubblico-privata. Anche se la nostra è una partecipazione minimale, di pochissime quote, è importante. Allo stato attuale, EGEA eroga già servizi a Mondovì, come l’illuminazione pubblica tramite Ardea: un’operazione che ci consente di avere nuovi lampioni e di non pagare più una bolletta, ma un canone». Dalla minoranza, Giancarlo Battaglio incalza: «Con una partecipazione così piccola, quale peso potremmo mai avere?».
Ma Paolo Magnino avanza una domanda in più: «Indiscrezioni giornalistiche dicono che EGEA sta attraversando un momento di difficoltà e che potrebbe essere acquistata dalla società Iren». La notizia è stata lanciata su "Gazzetta d'Alba", dopo una lettera scritta dall'ex sindaco Marello. Indiscrezioni smentite, in parte, da EGEA stessa. Magnino: «Il Comune lo sapeva?». Adriano: «La notizia non ha alcun tipo di fondamento, mi sono premurato di verificarlo direttamente con EGEA». Magnino: «Io credo che servirebbero ulteriori approfondimenti».