Ai Licei di Mondovì Piazza serve una nuova sede. Ma questa volta a dirlo non è la politica, che dibatte e polemizza sul progetto alla Polveriera. È la Scuola: è il preside a chiedere tempi rapidi e basta col tergiversare. Il dirigente, prof. Bruno Gabetti, usa parole chiarissime: «Il nostro Liceo sta crescendo, come numeri e come offerta. Abbiamo percorsi nuovi, progetti e una prospettiva di crescita ulteriore. La nostra preoccupazione è che la discussione, che certamente ha bisogno di un dialogo, abbia tempi lunghi. E che per l'ennesima volta si decida.. di non decidere, di rinviare ancora, di spostare la cosa. Non è più tempo di aspettare». E a chi sostiene che sarebbe un peccato abbandonare una sede storica come quella attuale, o non sperare in una valorizzazione dell'ex Ospedale o della Cittadella, risponde: «Meglio una sede nuova e in tempi rapidi».
Oggi il "Vasco-Beccaria-Govone" conta 835 alunni. Collocati in 48 aule che, nei fatti, fanno sì che il Liceo sia "a tappo", come spazi, sia nella sede di piazza IV Novembre che nella succursale di via Delle Scuole. Anzi, uno dei problemi è proprio quello: è da decenni (da ben prima dell'unificazione dei tre istituti) che le classi dello Scientifico "Vasco" sono divise tra sede principale e succursale.
Anche perché il futuro riserva una novità: a Mondovì potrebbe arrivare anche il corso di Liceo Artistico. Che si andrebbe ad aggiungere ai sei già esistenti: Classifico, Scientifico, Linguistico, Economico-Sociale, Scienze umane e Sportivo. «È una possibilità più che realistica - afferma Gabetti -, esiste una richiesta e un'interlocuzione in questo senso. Non è ancora ufficiale. Potrebbe partire nell'anno scolastico 2023-24». Ma gli spazi non bastano più. E il preside ribadisce: «A noi serve una soluzione in tempi rapidi. E a chi governa o governerà, chiediamo questo: basta coi temporeggiamenti».