Ha visto il “dietro-le-quinte” del più grande show televisivo del mondo. Nonché il più seguito, a eccezione degli eventi sportivi. E lo ha fatto da addetto ai lavori, a tutti gli effetti. Fabrizio Lanza, monregalese – molti lo conoscono per essere una delle folli menti dietro le “Bocce Quadre” –, ha lavorato per due settimane attorno al palco dell’Eurovision Festival, appena conclusosi a Torino. Ne è uscito con i complimenti della RAI, un selfie con Blanco e con chissà quante altre star della musica, un’esperienza professionale enorme e una valanga di ricordi. «Quando tutto è finito – ci dice –, ero quasi commosso. Non avevo mai visto un contesto del genere, una produzione così spettacolare, imponente, eppure organizzatissima».
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