Una serata interessante e stimolante, in compagnia di esperti di settore e tanti appassionati, alla scoperta di alcuni tra i più famosi “bollicine” al mondo. Grazie all’invito degli amici sommelier dell’Associazione “Non solo wine”, mercoledì 18 maggio abbiamo partecipato all’evento “Vieni a cena e indovina i vini”, nei locali del ristorante “Parlapà”, davanti al Santuario di Vicoforte. Tra un piatto di squisite cozze alla marinara, un risotto ai frutti di mare e un trancio di tonno davvero ottimo, la “missione” dei circa 50 commensali era una sola: individuare via via i tre vini misteriosi che venivano serviti in abbinamento ai piatti, cercando di specificare anche le tipologie di vitigni utilizzate e addirittura l’anno della vendemmia. Praticamente una “mission impossible” per noi, che abbiamo provato con piacere e curiosità ad improvvisarci esperti, per un sera. Grande divertimento in sala, nel cercare di indovinare la tipologia di vino che veniva versato, tra i consigli e le imbeccate dei simpaticissimi sommelier, che peraltro “ci pinzano” subito in castagna, spiegandoci che con le “bolle” sarebbe meglio non far roteare il vino nel bicchiere, per non rovinare il perlage. Profumo, colore, persistenza delle bolle… passo dopo passo i presenti cercano di indovinare i segreti delle bottiglie “incappucciate”, compilando anche una scheda tecnica da veri intenditori.
Al termine, svelate le etichette, sorpresa incredibile anche per noi: il cronista de “L’Unione”, contro ogni più rosea aspettativa e probabilmente assistito da una buona dose di fortuna, è riuscito ad individuare i tre vini proposti, tutti “metodo classico”. Un Cava spagnolo dalle caratteristiche decisamente particolari, un nostrano ed apprezzatissimo Alta Langa e un profumato e inconfondibile Champagne. Ricchi premi per i più bravi, ricompensati con bottiglie di vino e con una cena per due nello stesso ristorante, e la promessa per tutti, da parte di “Non solo wine”, di tornare al più presto, con nuove iniziative dedicate agli amanti del vino.
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