Prosegue a Murazzano il dibattito tra favorevoli e contrari, sull’idea dell’Amministrazione comunale di trasferire gli Uffici del municipio dall’attuale sede alla location di prestigio di Palazzo Tovegni. L’ing. Alberto Troia, murazzanese residente a Roma, da qualche settimana ha promosso l’attivazione di una raccolta firme, per chiedere al Comune di interrompere il progetto. «In poco tempo sono state raccolte già oltre 200 firme – spiega –. Una vasta adesione, che dovrebbe far riflettere l’Amministrazione e indurla a ritornare sui suoi passi. L’Amministrazione non ha mai presentato un vero progetto con planimetrie delle due sedi e nuova destinazione d’uso, l’elenco dei lavori e delle spese, l’analisi dell’impatto economico e organizzativo e un piano lavori legato a eventuali finanziamenti. Ad oggi quindi non è esplicitato l’intero costo dell’operazione, che potrebbe facilmente viaggiare verso un milione di euro, basti pensare che solo tra ascensore e sistemazione del sottotetto si arriverebbe a circa 450 mila euro, e questo sarebbe solo l’inizio. Mancherebbero i servizi, la cablatura, i mobili, la sistemazione degli infissi. Gli Uffici comunali verrebbero in parte sbattuti nel sottotetto con tutte le complicazioni di scomodità e mancanza di funzionalità o agibilità, gli altri verrebbero suddivisi tra la vecchia e la nuova sede. Al primo piano ci sono una grande sala e pochi altri vani piuttosto piccoli per cui si farebbe difficoltà a piazzare armadi e scrivanie: gli uffici tecnici verrebbero pesantemente sacrificati. Poiché un ascensore nel vano delle scale (un gioiello di stile liberty nelle Langhe) aprirebbe una profonda ferita in un palazzo che costituisce l’unico patrimonio di pregio a disposizione del paese per attività culturali e artistiche – aggiunge l’ing. Troia –, ho presentato al Comune un progetto alternativo, che eviterebbe qualsiasi intervento sull’edificio, ridurrebbe di molto le spese e migliorerebbe l’abbattimento delle barriere architettoniche. Difficilmente il progetto potrà essere terminato in tempi brevi; esiste quindi un seria possibilità che le future Amministrazioni si ritrovino a gestire una pesante eredità. E dire – conclude – che per porre fine a qualsiasi controversia basterebbero due cose: adottare il progetto alternativo di ascensore e avviare un referendum tra la popolazione che ponga ai cittadini il semplice quesito: “Siete favorevoli allo spostamento della sede comunale a palazzo Tovegni?».
«Palazzo Tovegni riprenderà vita e svolgerà un ruolo centrale per il paese»
In merito, l’Amministrazione comunale di Murazzano interviene con un comunicato a firma del sindaco Luca Viglierchio, che riportiamo di seguito: “Il signor Troia ha già manifestato in più occasioni la propria personale contrarietà al progetto, opinione personale del tutto legittima, seppure espressa da un soggetto che non è residente in Murazzano, non condivide la nostra realtà e probabilmente il suo sguardo da lontano non coglie tutti gli aspetti di questo progetto e la coerenza con gli obiettivi di questa Amministrazione. Infatti, se il signor Troia si fosse informato, avrebbe avuto modo di esaminare il nostro programma elettorale nel quale, fra i vari obiettivi, figura anche il “progetto Tovegni”, progetto che pertanto ha riscosso l’approvazione dei residenti di Murazzano che con il loro voto hanno scelto la mia persona quale sindaco e i murazzanesi che compongono il Consiglio. Ma proprio tale circostanza destituisce di fondamento quanto affermato dal signor Troia circa la presunta avversione di una rilevante fetta della nostra popolazione rispetto a questo progetto. Ritengo necessario inoltre ricordare che il 14 maggio l’Amministrazione comunale ha incontrato la cittadinanza, la quale ha avuto modo di visitare il palazzo e conoscere nel dettaglio il progetto e la destinazione dei locali in base al progetto. Il “progetto Tovegni” nasce da una riflessione e pianificazione dello sviluppo del nostro Comune che ha determinato l’avvio di una progettualità, con reperimento di fondi ed ottenimento delle necessarie autorizzazioni per addivenire al risultato di riportare ad una riqualificazione, rifunzionalizzazione e rivitalizzazione del palazzo che possa riprendere vita e svolgere il suo ruolo centrale nel nostro paese. Ad ogni buon conto ritengo opportuno, per chiarezza, a fronte delle affermazioni del signor Troia, ribadire che quanto affermato in ordine a tempistiche, costi e problematiche progettuali non trova riscontro nei progetti predisposti dall’Amministrazione. Il signor Troia, si arroga, non si comprende a quale titolo e con quale legittimazione da parte dei murazzanesi, il diritto di mettere in dubbio le scelte progettuali, fare le scelte per il nostro futuro e insinuare l’incapacità dell’Amministrazione di operare per il meglio del nostro paese e della nostra comunità. Il tutto da lontano, senza un serio ed onesto confronto di persona con la necessaria onestà intellettuale”.