È in atto una rivoluzione digitale in agricoltura con investimenti crescenti in droni, Gps, robot e software per limitare l’uso dell’acqua e combattere i cambiamenti climatici, aumentare la sostenibilità ambientale delle produzioni e ottimizzarne la qualità. Lo afferma Coldiretti Cuneo in riferimento all’avvio del progetto che ha lanciato insieme con Coldiretti La Spezia, l’Associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato e il Parco nazionale delle Cinque Terre, in una sinergia che unisce in gemellaggio all’insegna dell’agricoltura 4.0 due territori accomunati dal riconoscimento di Patrimonio Unesco, le Langhe e le Cinque Terre. Il progetto ha mosso i primi passi in provincia di La Spezia, presso l’azienda agricola Capellini Luciano di Volastra, con una giornata dimostrativa sull’uso dei droni in agricoltura. Le sperimentazioni ora coinvolgeranno anche le nostre Langhe, con i produttori vitivinicoli in prima linea per ridurre, grazie alla tecnologia, l’utilizzo di trattamenti fitosanitari, sia di sintesi che biologici, attraverso un rapido e mirato sistema di intervento. L’utilizzo dei droni in agricoltura, infatti, consentirà di debellare le principali patologie della vite in maniera preventiva e in qualsiasi condizione il terreno si presenti, con benefici anche in termini di sicurezza per gli operatori agricoli in territori particolarmente impervi.
«Per secoli l’uomo ha modellato un paesaggio che ora noi dobbiamo conservare»
«È con grande entusiasmo – spiega Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo – che collaboriamo alla realizzazione di un progetto ambizioso ma concreto, che dà forma a quell’auspicata agricoltura di precisione che, nell’immediato futuro, deve trovare applicazione non soltanto in appezzamenti pianeggianti ma anche nelle cosiddette terre eroiche, che producono preziosissimi vini tanto apprezzati in tutto il mondo». Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo, aggiunge: «L’obiettivo è realizzare, insieme a un’agricoltura di pregio, un percorso di ricerca che offra il minimo impatto ambientale a tutela del paesaggio e la maggior sicurezza possibile per chi opera in questi luoghi. Per secoli l’uomo ha modellato le colline di Langa, così come quelle liguri delle Cinque Terre, costruendo paesaggi agrari unici che abbiamo l’obbligo di conservare e, se possibile, di migliorare utilizzando tutta la tecnologia e l’innovazione a nostra disposizione»