Dogliani ha ricordato il bombardamento del ’44, che costò la vita a 34 persone

Il sindaco Arnulfo: «Racconti di un’epoca che ci sembra remota, ma che purtroppo oggi in Europa risuona come una triste realtà»

La mattina di domenica 31 luglio, il Comune di Dogliani, alla presenza dei rappresentanti delle Associazioni e dei cittadini e sulle note della Filarmonica “Il Risveglio”, ha ricordato ufficialmente le terribili giornate del 31 luglio e 1° agosto 1944, quando un bombardamento aereo nazifascista distrusse buona parte del centro paese, causando numerose vittime civili. Durante la celebrazione, che ha preceduto la Messa officiata nella parrocchiale da don Marco Sciolla, il sindaco Ugo Arnulfo è intervenuto così: «Ricordiamo una delle pagine più tragiche della storia doglianese del secolo scorso. A causa del bombardamento persero la vita 34 persone. Dogliani, così come tutta l'Italia, visse allora anni drammatici, di guerra, di povertà, di violenza e pericolo. Nel nostro calendario, la data del 31 luglio ha segnato in modo indelebile la vita di diverse famiglie doglianesi, che ancora oggi portano il dolore di quelle perdite umane. Queste lapidi ci interpellano, ci parlano, ci raccontano le storie di uomini e donne del nostro paese, di un'epoca di guerra che ci sembra remota, ma che purtroppo oggi in Europa risuona come una triste realtà. Pertanto, oggi più che mai, praticare l'esercizio della memoria consente alla nostra comunità di preservare la consapevolezza, il rispetto e il ricordo collettivo della propria storia».

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