L’appello dei Comuni montani ai politici: «Un’ambulanza e un medico in ogni Comune»

«Un'ambulanza e un medico in ogni Comune». È lo slogan che lancia UNCEM, Unione dei Comuni montani, ai politici in vista delle elezioni del 25 settembre. «Per ricostruire un nuovo welfare pubblico che colmi i divari strutturali storici del vivere in montagna, agendo su scuola, sanità, trasporti, socio-assistenziale, servizi. Siamo paesi e non borghi o paesini. Siamo paesi luoghi di cultura, di vita, di comunità, di lingue madri, di identità e di nuovo popolamento. Siamo i paesi che fanno il Paese, l'ossatura dell'Italia, Comuni che lavorano insieme per generare coesione». Questo l'appello Marco Bussone,  presidente Uncem.

L'APPELLO - «Le comunità dei territori sono il fulcro di una nuova economia, che renda la transizione ecologica desiderabile e concreta. Sono il fulcro di innovazione che genera e rigenera le comunità. Per ridurre sperequazioni e disuguaglianze sociali. Cinque punti dell'Agenda Montagna Uncem: nuova fiscalità per i territori, per le imprese, chi vive e lavora nelle aree montane; la riapertura del Cantiere istituzionale per riscrivere il Testo unico degli Enti locali; la digitalizzazione dei territori; nuove politiche per ambiente che passano per Green Communities, pagamento dei servizi ecosistemici, gestione efficace delle risorse idriche; agricoltura di montagna nella nuova PAC europea, attuando la ricomposizione fondiaria e la Strategia forestale nazionale. Gli Enti locali - che Uncem rappresenta da 70 anni - sono decisivi per l'erogazione dei servizi, per la creazione di opportunità di sviluppo socio-economico, per l'innovazione e per la riduzione di divari. Le sfide del futuro le vincono i Comuni, insieme. Grandi e piccoli Comuni in dialogo, valli più forti, Unioni montane e Comunità montane da rafforzare nel loro impegno per superare fragilità e debolezze. Abbiamo urgenza di un lavoro attento - fatto anche di stimoli e proposte verso il Parlamento e il Governo - che coinvolga con più radicalità tutti i Partiti politici, i Gruppi parlamentari, singoli Deputati e Senatori, tutto il Consiglio dei Ministri. A loro, Uncem chiede di rispondere sui temi di questa Agenda, di inserirli nei documenti della campagna elettorale, nei programmi, nei dibattiti e negli incontri. Ma soprattutto, di renderli concreti, con leggi, strumenti attuativi, finanziamenti e altri provvedimenti nel corso della nuova legislatura».

La carenza dei medici di base nelle vallate del Piemonte era stata sottolineata, sempre da UNCEM, pochi giorni fa con una nota: «Mancano medici di base e le guardie mediche notturne e l'estate amplia il problema che Uncem ha segnalato in molte lettere a Ministero della Salute e Assessorato regionale alla Sanità. Dal Ministero ci aspettavamo di più, in particolare a seguito delle missive Uncem trasmesse dopo i lockdown e nel corso della pandemia, nelle quali la nostra Associazione chiedeva di investire di più su medici e sanità territoriale. Invece i problemi aumentano. Aumenta il senso di insicurezza da parte di chi vive e frequenta i territori. Manca assistenza nei Comuni. E non è più solo un problema di alte valli e di centri più piccoli».

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