Luca Robaldo, sindaco di Mondovì, lancia la sua prima proposta da candidato alla presidenza della Provincia di Cuneo: «Daremo vita, tutti insieme, alla 'Squadra Granda' e ne faranno parte, oltre agli Amministratori, anche cittadini e rappresentanti di associazioni, per ricostituire quel legame con la Provincia che le norme hanno affievolito».
Il sindaco di Mondovì si candida come nome civico, senza l'appoggio diretto dei partiti. Una scelta che è supportata da decine di firme di sindaci che gli hanno, letteralmente, spianato la strada - LEGGI QUI. «Il tratto distintivo della mia presidenza - afferma - sarà quello della presenza, della disponibilità e della costanza: a Sindaci e Consiglieri Comunali vanno date risposte e garantito impegno, a partire da coloro i quali hanno la responsabilità di amministrare piccoli Comuni. Questo ho sempre fatto nella mia professione e, a maggior ragione, questo farò se sarò chiamato a governare la Granda. In Consiglio Provinciale ci sono personalità che hanno dato dimostrazione di sapere lavorare in squadra, al di là delle appartenenze. Intendo rafforzare questo spirito per tornare a quel 'metodo Cuneo' che ha consentito al cuneese di crescere come e meglio di altre realtà: ci sono questioni che non possono essere trattate con il solo punto di vista della politica di parte. Penso, ad esempio, a tutto ciò che riguarda la montagna, al modello di sviluppo di qui al 2050, penso al rapporto con le Unioni Montane, le Unioni e le Associazioni di Comuni. La legge dice che il Presidente della Provincia deve essere un Sindaco. A maggiore ragione, quindi, non può limitarsi al ruolo di indirizzo in seno al Consiglio Provinciale ma deve farsi interprete delle esigenze, anche delle difficoltà, che alcune aree hanno e lavorare al fianco degli amministratori per agevolarne la risoluzione».
L'altro candidato sarà Roberto Dalmazzo, sindaco di Lagnasco, appoggiato dal Centrodestra.