È cominciata la battaglia delle firme. Una guerra "sul" territorio, prima ancora che "per" il territorio. Perché le elezioni provinciali vedono, per la prima volta dopo otto anni, una Granda divisa in due. Con il fronte dei sindaci chiamato da una parte e dall'altra a scendere in campo, a metterci - letteralmente - la firma per appoggiare le candidature dei due aspiranti presidenti: Luca Robaldo di Mondovì e Roberto Dalmazzo di Lagnasco.
Perché una "guerra sul territorio"? Perché alle elezioni provinciali non votano i cittadini ma i sindaci e gli amministratori. Dunque i voti si contano, letteralmente. E si pesano pure: nel senso che sono ponderati. Il voto di un sindaco di una città (Cuneo, Alba, eccetera) con molto di più del voto del sindaco di un piccolo paese. Non è difficile fare i conti.
Robaldo sarà il candidato del "Patto civico per la Granda", nome non tanto casualmente mutuato da quello della coalizione per cui è sindaco a Mondovì (Patto civico). Si sa che sarà appoggiato da tantissimi amministratori fra Monregalese e Cebano, ma anche dalle Amministrazioni delle città governate dal centrosinistra (Cuneo, Saluzzo, Bra) sebbene non sia arrivato e non arriverà alcun endorsement ufficiale dal PD. «Fra i sindaci della Granda ci sono le più svariate sensibilità - afferma - ed è per questo che la nostra proposta civica potrà trovare sostegno. Abbiamo cercato una soluzione civica unitaria. Ma la destra ha ritenuto, invece, di proporre una candidatura politica identitaria, puntando a sfruttare la concomitanza con le elezioni politiche. Resto convinto che la maggioranza degli amministratori, anche quelli di quella parte politica, prediligano una soluzione civica».
Roberto Dalmazzo è il candidato del Centrodestra, sostenuto dal tridente partitico FdI-Lega-FI con tutti i vertici regionali: il presidente Cirio, i consiglieri Bongioanni e Graglia, l'assessore Icardi, i parlamentari Ciaburro, Perosino, Gastaldi e Bergesio. «Sono un uomo civico sostenuto dal Centrodestra - afferma -, mi candido per rappresentare i piccoli Comuni come il mio, Lagnasco. Metterò in questa sfida tutto l’impegno che ho messo fino a oggi nei miei tre anni di mandato da sindaco». Il sindaco di Savigliano si è già schierato per lui, quello di Fossano e quello di Alba sono "di area". E l'endorsement di Cirio, che si è mobilitato in prima persona, è un certamente un propulsore di un certo potenziale.
Le candidature vanno presentate entro lunedì 5 settembre, con almeno 422 firme a supporto. Ecco perché la battaglia sul territorio è in corso: firmare significa schierarsi in partenza, o quantomeno promettere di farlo. Robaldo afferma di avere già oltre 300 firme "in cassa".