La notizia era purtroppo nell’aria ormai da tempo, ma ora è diventata triste realtà: al termine di un lungo periodo segnato da molteplici difficoltà, la Casa di riposo comunale di Piozzo ha chiuso definitivamente i battenti. Problemi economici, legati agli elevati costi di manutenzione e di gestione e soprattutto alla mancanza di utenti, sono alla base di una decisione dolorosa quanto inevitabile. Il sindaco Antonio Acconciaioco spiega: «Da tempo siamo alle prese con problemi di svariata natura. La struttura di via Carboneri è una Ra, non una Rsa, quindi poteva ospitare soltanto persone autosufficienti in riferimento alle quali, negli ultimi anni, a causa della pandemia, le richieste di ingresso in Casa di riposo sono notevolmente diminuite. Non abbiamo quindi avuto alternativa, purtroppo». I nove ospiti della residenza sono già stati trasferiti nella Casa di riposo di Carrù, così come la “Cm Service”, azienda che aveva in gestione la struttura, ha provveduto alla ricollocazione del personale presso un’altra Casa di riposo. Chiusosi il capitolo dell’assistenza anziani, per il Comune di Piozzo ora resta da sciogliere l’intricato nodo del riutilizzo e della potenziale riconversione dell’immobile, il cui tetto peraltro è stato rimesso a nuovo recentemente dal Comune. «È partita in questi giorni una “gara alle idee” per il riutilizzo del caseggiato – prosegue il primo cittadino –. Sicuramente non vogliamo lasciare gli spazi inutilizzati, ma è importante, in questa fase, fare la scelta giusta. La struttura si presta a molteplici utilizzi, inoltre bisogna considerare i vincoli da parte della Soprintendenza. Non nego che ci sono già arrivate le prime richieste, una su tutte da una Cooperativa che si occupa di minori con problemi di natura sociale. Allo stato attuale stiamo vagliando le diverse opportunità».
Apre il nuovo ambulatorio medico in via Ravera
Intanto, a fianco all’appena dismessa Casa di riposo, in via Ravera, in questi giorni apre i battenti il nuovo ambulatorio del medico di base. La dottoressa Zhanna Bunik ha infatti lasciato i precedenti locali in piazza, vicino al municipio, per trovare collocazione nei nuovi spazi comunali, appena risistemati e senza barriere architettoniche.