Sarà, forse, il segno più evidente del tema della crisi energetica in corso: un Natale a luci spente, o comunque soffuse. Anche per evitare polemiche: come si può chiedere ai cittadini di risparmiare su ogni led e lampadina… e poi tenere accese le luminarie tutta la notte? Ci stanno pensando anche a Mondovì: «Non possiamo ignorare il problema – afferma Mattia Germone, presidente dell’Associazione “La Funicolare” –. Abbiamo fatto una riunione di Direttivo apposta, qualche giorno fa. Non abbiamo ancora preso una decisione definitiva, ma l’indirizzo è quello: rinunciare alle luminarie classiche e prediligere altre forme di decorazioni, come per esempio un allestimento aereo. Come quello che facciamo alla “Mostra dell’Artigianato” o a “Peccati di gola”, ma con sagome a tema natalizio». Quindi palline, fiocchi di neve, sagome di Babbi Natale e cose del genere. Un modo per risparmiare, ma anche un segnale di sensibilizzazione verso un problema gigantesco che oggi sta riguardando tutta Italia.
Ed è per questo che in tantissime città si stanno prendendo decisioni analoghe. Milano ha annunciato che ridurrà le luminarie, Torino che spegnerà la Mole. Lo hanno annunciato i Comuni dell’Alessandrino, del Biellese, del Savonese. Ci sta riflettendo Cuneo, con un dialogo in corso fra Comune e Confcommercio. A Mondovì, grazie alla concessione con “Ardea” sull’illuminazione pubblica, il Comune ha scelto di non intraprendere iniziative riducendo o abbassando i punti-luce in città. L’Amministrazione metterà un contributo per le iniziative natalizie, ma valuterà di seguire la strada della “morigeratezza energetica”. Al momento sarebbe confermato il mapping “Luci a Piazza” (i proiettori restano installati, l’investimento ha sempre avuto il supporto di privati) anche se potrebbe svolgersi a orari ridotti. Tra le iniziative natalizie dovrebbe essere confermata anche la pista di pattinaggio su ghiaccio, mentre non sarà confermato il trenino (che avrebbe comunque dovuto rinunciare al percorso nel centro di Breo a causa del cantiere in via Beccaria).
Mondovicino non ha ancora preso una decisione definitiva: ma anche l’outlet sta valutando se optare per un Natale a minor impatto.