Dopo essere stato da Floris a "Di Martedì" su La7, Silvio Bessone, pasticcere vicese e rappresentante del movimento "Autonomi e partite Iva" è apparso ieri sera a "Controcorrente" su Rete 4, condotto da Veronica Gentili. L'argomento del suo intervento anche in questo caso è stato legato al difficile momento dell'impresa italiana, alle prese con il caro bollette. «Noi imprenditori non siamo entusiasti di continuare ad andare avanti con i bonus, serve un rinnovamento strategico dei costi che un'impresa deve subire. Le bollette sono una catastrofe. Il nostro centro studi "Autonomi e Partite Iva" stima che il prossimo anno un milione di imprese chiuderà i battenti, 150.000 solo questo mese. Siamo davanti a un'ecatombe della cultura del fare che ha reso l'Italia eccellente».
«Abbiamo un gap nei confronti dei nostri competitor su un costo incomprimibile che è quello dell'energia, ma i bonus sono un sistema sbagliato per affrontare il problema. Abbiamo risorse che sono pazzesche: al tempo del risanamento equitativo ci sono mille miliardi che lo stato ha come credito nei confronti delle imprese che creano un vulnus forte che le imprese si portano indietro. Un modo possibile sarebbe cartolarizzare questo debito: porteremo a casa 300 miliardi che questo è il valore reale che potrebbe essere incassato dallo Stato e si avrebbero i fondi per tagliare la speculazione». Nella seconda parte della trasmissione Bessone si è espresso anche sul tema dei lavoratori e del reddito di cittadinanza.