I finanzieri del Comando provinciale di Savona, nell’ambito dei servizi a tutela delle uscite di bilancio per il contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica, hanno svolto diffusi accertamenti in merito a indebite percezioni dei buoni spesa Covid-19. Durante le verifiche, sono state riscontrate numerose irregolarità nel conseguimento del sussidio pubblico erogato per il sostegno alle famiglie trovatesi in condizioni di difficoltà economica, ovvero di indigenza, nel periodo della recente emergenza sanitaria.
Nello specifico, la Tenenza di Cairo Montenotte ha esaminato circa 400 istanze ammesse al beneficio dal Comune, evidenziando ben 171 posizioni irregolari che hanno consentito a soggetti non meritevoli di beneficiare illegittimamente del contributo in parola. L’attenzione degli investigatori non si è limitata al mero esame formale delle singole domande, ma anche ai riscontri sostanziali delle informazioni riportate sulle stesse.
Da tali accertamenti è emersa la concessione dei buoni spesa ai richiedenti pur in presenza di domande incomplete o, in qualche caso, addirittura in bianco, quando, già da un esame preliminare, avrebbero potuto essere colte difformità formali per le quali il beneficio non poteva essere riconosciuto. All’esito delle attività ispettive, i finanzieri hanno proceduto ad inoltrare rapporto-denuncia di danno erariale alla Procura regionale della Corte dei Conti della Liguria, che risulta aver recentemente instaurato un giudizio di responsabilità per i medesimi fatti.
Il danno erariale complessivamente cagionato dalla erogazione di buoni spesa Covid-19, in assenza delle condizioni normativamente previste, ammonta ad oltre 31 mila euro. L’attività svolta dalle Fiamme Gialle savonesi non si è limitata all’accertamento del danno erariale, ma ha puntato, altresì, a proporre l’avvio delle procedure di recupero dei benefici illecitamente percepiti.