Quarant’anni di servizio e di presenza. Il Corpo dei volontari CRI di Mondovì festeggia la ricorrenza sabato 15 e domenica 16 ottobre. La Croce Rossa c’è: non solo per gli interventi sanitari o urgenti, anzi quella per certi versi è una parte – seppur enormemente importante – marginale, in termini quantitativi, dei servizi effettuati. «Vogliamo insistere ancora di più nei progetti sociali, al servizio della comunità – racconta Lina Turco, presidente dal 2020 – con l’obiettivo di andare incontro alla popolazione».
Il Comitato ha una storia ultracentenaria, nacque assieme alle crocerossine nel 1914. Ma nel 1982 avvenne un passaggio importante: la nascita del Corpo volontari della Cri, come lo conosciamo oggi. Quarant’anni di servizio di soccorso. Per l’occasione, il Comitato organizza due occasioni di ritrovo e celebrazioni: sabato 15 ottobre un “torneo di Bocce quadre”, che in città riscuotono un grande successo grazie all’Associazione BQ, mentre domenica 16 ottobre i volontari si ritroveranno per un pranzo con le autorità. Il torneo si svolgerà sabato dalle ore 10,30 e proseguirà per tutto il pomeriggio nei pressi del campo da calcio dei Passionisti. Domenica invece ritrovo alle 11,30 sul piazzale della sede, con cerimonia di benvenuto, benedizione dei mezzi e poi il pranzo.
«Visto il periodo che stiamo attraversando – afferma la presidente, Lina Turco –, abbiamo preferito non fare iniziative “esagerate”. Non dobbiamo neppure dimenticarci che, anche se oggi se ne parla molto meno, l’emergenza Covid per noi non è finita: abbiamo ancora tante spese per acquistare i dispositivi di protezione e continuiamo a occuparcene». La Turco ha preso in mano le redini del Comitato, come presidente, nel febbraio 2020: pochi giorni prima che esplodesse la pandemia e che l’intero comparto precipitasse in un turbine impossibile anche solo da immaginare. Le chiediamo: quali sono le esigenze con cui il Comitato di Mondovì deve costantemente interfacciarsi? «Ne individuerei due – risponde –. La prima è un parco-automezzi obsoleto. Lo scorso anno abbiamo ricevuto nuove ambulanze, ma tutt’ora abbiamo molti mezzi che andrebbero cambiati. Ogni elargizione e ogni occasione di finanziamento, per noi, è un dono dal cielo. La seconda riguarda i volontari giovani: nel 2020 le domande di volontari tra i 18 e i 28 anni erano una sessantina, nel 2021 sono state meno della metà. E siamo il Comitato che ha avuto più domande di tutta la provincia! La gran parte del Corpo dei nostri volontari ha fra i 55 e i 70 anni, servirebbe nuova linfa».