«Le Scuole Superiori? Sono un tema di competenza provinciale». Questa frase, a mo’ di ritornello, è risuonata per circa 12 anni a Mondovì tutte le volte che ci si rivolgeva al sindaco di turno per chiedere novità: sul Liceo, sull’Alberghiero, su ogni cosa che riguardasse gli Istituti superiori. Era ovviamente verissimo, e lo è ancora oggi. Solo che oggi c’è una novità: il sindaco di Mondovì è diventato presidente della Provincia. Luca Robaldo ricopre entrambe le cariche. Ed è evidente che questo cambia le carte in tavola… se non altro, perché ora il sindaco avrà uno sguardo diretto sul tema. Con un occhio a Cuneo e uno a Mondovì.
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Il neo sindaco-presidente da che parte la vede? «È uno dei problemi in cui si incappa grazie alla riforma Del Rio delle Province: il presidente deve essere un sindaco, e deve gestire le cose dai due punti di vista». Per qualcuno può essere un dato positivo, perché accelera i tempi e perché la convergenza di idee non è più un problema. Ma c’è anche l’altro lato della questione: la capacità di scindere un ruolo dall’altro. Sulla nuova Scuola da costruire a Mondovì, che passi sta facendo la Provincia? «La prossima settimana farò un incontro coi tecnici – afferma Robaldo – in cui sottoporrò l’ipotesi sollevata dai residenti di zona Polveriera: quella di traslocare i Licei al posto del “Baruffi”, utilizzando il finanziamento da 10 milioni di euro del PNRR. Dobbiamo capire quanto sia percorribile». E invece che cosa si farà dal lato comunale? «Come avevo detto in campagna elettorale, ritengo che il Consiglio comunale debba esprimersi su questo tema. Potrebbe essere il caso di chiedere ai consiglieri di fare un incontro coi residenti».
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