In molti hanno notato, in questi giorni, una serie di inconfondibili sculture, posizionate sul sagrato della parrocchiale dei Santi Quirico e Paolo, a Dogliani. Si tratta di quattro tra le più famose opere realizzate negli anni dal piozzese Franco Alessandria, il celebre “artista delle chiavi”. La particolarità infatti sta proprio nel fatto che sono state tutte create assemblando e fondendo tra loro una moltitudine di antiche chiavi in ferro e serrature. Figure di forte impatto, che non possono in alcun modo lasciare indifferenti: meravigliano, appassionano, stupiscono, incutono anche timore, a seconda dello stato d’animo e della sensibilità dell’osservatore. Alessandria ormai ci ha abituati ai suoi allestimenti all’aperto: sceglie una location congeniale alle sue creazioni e poi crea un vero e proprio museo temporaneo, che colpisce l’occhio e suscita la curiosità dei passanti. Solo durante la realizzazione del nostro servizio doglianese, in pochi minuti, abbiamo notato moltissime persone fermarsi ad ammirare le installazioni, scattando fotografie. Autore, in contemporanea, di un allestimento simile anche nel centro storico di Murazzano, Franco Alessandria ci spiega: «Le opere esposte a Dogliani sono le stesse che ho presentato alla mostra contemporanea “Forme & Colori”, nei mesi scorsi, a Bossolasco. Le sculture di chiavi sono create e pensate proprio per stare all’aperto. È questa la loro naturale collocazione. Rimarranno sul sagrato della chiesa almeno fino al periodo natalizio». A Dogliani è arrivato così il celebre rinoceronte “La chiave della sopravvivenza”, una delle opere maggiormente evocative di Alessandria, che racchiude una moltitudine di significati, alla quale l’artista stesso è molto legato. In più, ai lati dell’ingresso, trovano spazio due temi purtroppo di grande attualità, “Il peso” e “L’esodo”, mentre, più in basso, sulla scalinata, si trova “Bonne route”, l’equilibrista sul filo di chiavi, durante il cammino del vita.
A Dogliani le “chiavi” di Franco Alessandria, che incantano e impressionano
L’artista di Piozzo torna sulla scena con un’installazione di forte impatto, all’aperto, sul sagrato della parrocchiale. In tanti ad ammirare le opere, ogni giorno