«La Provincia di Cuneo si impegna a lavorare in prima linea sul fronte della sicurezza stradale e già mercoledì incontrerò il prefetto sui temi più urgenti. È giunto il momento di creare una "lobby" positiva cuneese per portare avanti insieme una battaglia che vede coinvolto tutto il nostro territorio». Con queste parole, di fronte a una nutrita rappresentanza istituzionale e politica, il presidente della Provincia, Luca Robaldo, ha concluso la presentazione dell'iniziativa di raccolta di firme online sulla sicurezza stradale "Strade sicure, la vita vale" lanciata dalla redazione cuneese del quotidiano “La Stampa”, con il sostegno e patrocinio della Provincia di Cuneo.
La petizione ha lo scopo di chiedere alle istituzioni «l'impegno per un piano preciso di interventi per rendere le strade sicure, un progetto di educazione stradale nelle scuole e una campagna di pubblicità progresso per sensibilizzare chi guida». Nonostante il calo degli incidenti stradali degli ultimi decenni, la provincia di Cuneo mantiene infatti un livello di mortalità superiore alla media nazionale. Nel 2022 si sono già registrati 42 decessi, l'ultimo quello di un motociclista morto lunedì a Bra. L'appello lanciato da Massimo Mathis, caporedattore della redazione cuneese de “La Stampa”, è stato raccolto e sostenuto da tante autorità presenti di persona o in collegamento da remoto.
Oltre al presidente Robaldo sono intervenuti, per garantire il loro supporto, il senatore Giorgio Bergesio, l'onorevole Enrico Costa e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che ha firmato simbolicamente per primo la raccolta di adesioni. Seconda firma quella di Robaldo a sottolineare come la gravità e l'attualità di un problema come quello della sicurezza stradale siano molto sentite da ogni Amministrazione coinvolta a vario livello nella gestione della rete viaria che interseca la "Granda". In particolare, la Provincia gestisce circa 3.300 km di strade cuneesi, circa la metà del totale.