La moka in ufficio, al posto della macchinetta del caffè a cialde. Un cestino per ogni tipo di rifiuto. Rispetto dei lavoratori attraverso gli orari flessibili e un impegno in progetti contro le forme di discriminazione, violenza, linguaggio aggressivo. Un’azienda può fare tutto questo? Può, e forse deve. Lo ha fatto ACD di Mondovì (sviluppatore e provider, fra le altre cose, del sito web per L’Unione Monregalese) che, da poche settimane, è diventata Società Benefit.
È la prima agenzia di comunicazione in provincia di Cuneo a compiere questo passo. Un passo avanti, ma soprattutto uno sguardo un po’ più in alto. Verso un mondo più attento, sostenibile, inclusivo e in una parola: etico. «Le Società Benefit esistono già da qualche anno – ci raccontano i fondatori e amministratori, Anna Olmo e Alessandro Casti –. Sono un tipo di società con una posizione particolare nell’ordinamento giuridico italiano, che però stanno trovando un reale riscontro solo recentemente, probabilmente per l’impegno che comporta, e, come dice il nome, non legato al riscontro economico».
Cosa significa? «In breve: significa che la società deve, per statuto, perseguire degli obiettivi secondo una “riconversione” positiva dei modelli di impresa che tutti conosciamo: un’evoluzione netta rispetto alla concezione tradizionale, che non punta più solo alla distribuzione dei dividendi ma anche ad obiettivi sociali e ambientali. E ci sono dei controlli, in questo senso: le Società Benefit sono soggette a monitoraggio secondo parametri internazionali, ogni anno è necessario preparare una relazione e allegarla al bilancio. Fra i nostri obiettivi, ci sono questi: la promozione di prassi visive e linguaggi inclusivi, la promozione e il sostentamento di azioni positive contro ogni forma di discriminazione e di violenza, lo sviluppo di una dimensione etica del lavoro, per esempio attraverso l’introduzione di orari e modalità flessibili. O ancora: la tutela dell’ambiente attraverso la sensibilizzazione a un utilizzo maggiore di materie prime rinnovabili, la riduzione o eliminazione della plastica nella sede di lavoro».
Ecco perché sostituire le cialde con la moka: per inquinare meno. «Una scelta decisamente coraggiosa per un’agenzia di comunicazione, ancor di più in un periodo di instabilità come quello che stiamo attraversando. Un chiaro segnale di un “umanesimo” del lavoro, nel metodo, nello stile e nella gestione stessa di tutti i giorni. E a chi ci chiede come si fa a lavorare così, rispondiamo… che il caffè si può anche bere nella tazzina di vetro e col cucchiaino di metallo. E che, nonostante abbiamo orari flessibili, riusciamo sempre a rispettare le consegne». È così che si cambia il mondo? ACD non accetta la “frase fatta”: «No, noi non vogliamo “cambiare il mondo” – risponde l’art-director Danilo Blangetti –. Noi cerchiamo di non fermarci e non appiattirci sulle nostre idee. Non pensiamo di poter cambiare il mondo con quello che facciamo... ma forse miglioriamo un po’ il nostro modo di stare al mondo, questo sì».
ACD è società benefit: maggiori informazioni sul sito dell'azienda
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