Una panchina rossa contro la violenza di genere, proprio a fianco della panchina di gigante di Carrù in piazza Divisione Alpina Cuneense. Davanti ai tanti ragazzi delle Medie, tutti con la guancia colorata di rosso in segno di solidarietà, è avvenuta questa mattina l'inaugurazione. L'iniziativa è portata avanti dal Coordinamento di Genere dei Pensionati Cisl cuneesi in collaborazione con il Comune.
«Con una panchina non impediamo che un uomo uccida una donna. Ma è un monito, un ricordo a non girarsi dall'altra parte e un insegnamento che vogliamo trasmettere a tutti i ragazzi. Solo insieme possiamo riuscirci, uomini e donne», ha detto la segretaria provinciale Pensionati Cisl Lina Simometti.
L'intervento è stato affidato al sindaco del paese, Nicola Schellino che si è rivolto direttamente agli studenti. «La cultura e lo studio fanno la differenza. La cosa peggiore è dire 'se l'è cercata'. Fortunatamente non abbiamo avuto nel nostro territorio casi di femminicidio, ma non nego la presenza anche qui di situazioni difficili, di violenza famigliare».
Gli stessi allievi delle Scuole medie "Oderda Perotti", accompagnati dai prof. Alessandra Badaracco, Simone Bailo e Cristina Barroero, hanno fatto risuonare le parole del racconto "A piedi nudi" di Fulvia Degl'Innocenti prese dall'antologia "Chiamarlo amore non si può". Quindi hanno messo in scena il loro girotondo sulle note di "Una ragazza" di Bennato.
Presenti anche l'attore Luca Occelli, che ha rivisitato nella sua performance proprio un altro brano di Bennato ("La Fata"), Giuliana Turco del centro antiviolenza "L'orecchio di Venere" di Mondovì, il segretario generale Cisl Cuneo Enrico Solavagione e il responsabile Pensionati Cisl monregalese Luciano Borsarelli. Un ringraziamento finale è stato rivolto alla signora Romana Gaiero, carrucese che si è occupata di tutto gli aspetti pratici e logistici dell'evento.