Passato, presente, ma soprattutto il futuro delle Autostrade italiane, e non solo: questo è stato l’oggetto del convegno organizzato giovedì nella sala Piemonte dell’Unione degli industriali a Torino. L’occasione per presentare “Fenomenologia delle Autostrade italiane, vincoli e svincoli”, il libro del ricercatore cuneese Paolo Manzone, in collaborazione con il prof. Franco Gaboardi, docente di diritto ed economia e contabilità pubblica presso i Dipartimenti di Giurisprudenza e Economia dell’Università di Torino. Si tratta di una fotografia dello stato dell’arte del sistema infrastrutturale italiano, affrontata dal punto di vista storico e normativo.
Un laboratorio sulla logistica infrastrutturale
Un punto di partenza per un progetto che si svilupperà nei prossimi mesi e che è stato svelato davanti alla platea di addetti ai lavori e giovani studenti intervenuti. Gaboardi e Manzone infatti hanno in cantiere il progetto di un laboratorio permanente dedicato alla logistica e alle infrastrutture: si tratta del primo think tank su un tema così importante per l’economia. Un’opportunità di crescita e lavoro anche per neolaureati e studenti universitari, ma anche per quelli delle Superiori che potrebbero trovare spazio nel progetto.
«L’incontro di oggi è un primo passo verso il progetto di collaborazione tra imprese, scuola e università per sensibilizzare e informare, studenti e imprenditori, sui temi collegati alle nostre autostrade – spiegano Manzone e il prof. Gaboardi –, intendiamo ampliare l’attuale piano di ricerca con un nuovo progetto che si occuperà dell’intero sistema viario che collega i porti del mar Ligure al resto d’Europa, creando un’unica grande rete di scambi e collaborazioni tra gli utenti dei percorsi di terra e di mare: un sistema di cooperazione che si baserà principalmente sull’informazione e l’interrelazione, un vero e proprio think tank su logistica e trasporti».
Più opportunità di lavoro per neolaureati e studenti
Tra i punti di forza di questo laboratorio ci sarà anche la possibilità di un dialogo continuo e diretto tra giovani e imprese del settore: «Tra gli obiettivi principali – conclude Gaboardi – c’è il desiderio di contribuire ad aumentare le opportunità di lavoro e formazione di studenti e neolaureati, portando l’occupazione media dal circa il 67 all’80% dei giovani, proprio come nel caso di quelli presenti qui oggi, primi beneficiari del progetto». Alla “Fenomenologia” infatti potrebbe seguire un nuovo capitolo, questa volta con una particolare attenzione alla relazione logistica tra i porti liguri e il territorio retrostante, sia in chiave autostradale che ferroviaria. Tra i nodi al pettine dunque ci sarebbero alcuni temi da tempo “caldi” sul nostro territorio, come il traforo di Armo-Cantarana e la Asti-Cuneo (proprio in questi giorni nuovamente al centro del dibattito).