La vendemmia si è ormai conclusa da alcune settimane e per gli imprenditori del settore si possono imbastire i primi bilanci della stagione produttiva 2022. Claudio Conterno, presidente provinciale di Cia Cuneo e titolare dell’omonima azienda vitivinicola Monforte d’Alba spiega: «Questa è stata una delle annate più precoci degli ultimi decenni, con un anticipo nella raccolta di una quindicina di giorni. I temporali di fine luglio hanno dato una mano alla maturazione delle uve. Nelle zone più sabbiose ci sono stati maggiori problemi, però nel complesso i grappoli erano molto belli. A livello di pratiche agrarie abbiamo avuto poche difficoltà. Un’annata di ottima qualità, dalla quale nasceranno vini strutturati, di grande “potenza”, di buona gradazione alcolica, eleganti e pronti a essere immessi sul mercato e bevuti senza la necessità di ulteriori invecchiamenti oltre a quelli richiesti dai disciplinari. Vini con grandi profumi, che piacciono ai consumatori di tutto il mondo». Conterno aggiunge poi che la quantità di Chardonnay, Arneis, Dolcetto e Barbera è rimasta su buoni livelli, mentre per Nebbiolo, specialmente quello da Barolo e Barbaresco, ha subito un calo di resa del 10-15%. «I prezzi del nostro vino sul mercato sono in crescita del 10-15%: aumenti che vanno a ripagare i rincari delle spese energetiche e dei materiali usati nelle lavorazioni – prosegue Conterno –. Ora dobbiamo progettare il futuro del settore coinvolgendo aziende e tecnici, istituzioni e Università per la ricerca. Mettendo insieme le esperienze si possono raggiungere grandi risultati, anche perché stagioni calde come quella di quest’anno potrebbero diventare la regola. E allora bisogna adottare tecniche di ombreggiatura e costruire tanti piccoli invasi per raccogliere l’acqua da utilizzare quando serve: quest’ultimo un percorso utile non solo all’agricoltura, ma all’intera comunità. Il tutto cercando di imparare da ciò che hanno già fatto altri Paesi con temperature più calde delle nostre».
Vendemmie future: «Ombreggiature e piccoli invasi, per combattere caldo e siccità»
Claudio Conterno, presidente Cia, spiega: «Un’ottima annata. Stagioni calde come quella di quest’anno potrebbero diventare la normalità»