Nel pomeriggio di martedì 15 novembre, presso lo Spazio incontri Fondazione CRC, ha avuto luogo l’evento di presentazione dei risultati del progetto “Comunità in rilievo, nuove opportunità per crescere”. Occasione per analizzare le conclusioni dell’indagine sulle aree montane e marginali realizzata in collaborazione con Questlab grazie alla proposta e compilazione di questionari online a un campione di popolazione residente nella fascia d’età 25 - 40 anni e all’intervista qualitativa ai 28 principali stakeholder del territorio. Presenti in sala molti dei soggetti che hanno messo a disposizione informazioni e competenze ma soprattutto condiviso analisi e riflessioni, che hanno poi determinato le valutazioni di Francesco Carbonero (Ufficio Studi e Ricerche Fondazione CRC), Natascia Porcellato (Team Questlab) e Giampiero Lupatelli (Coordinatore scientifico delle analisi presso il Consorzio Caire). L’appuntamento, ben coordinato dal giornalista e presidente nazionale Uncem Marco Bussone, si è avvalso del prezioso intervento del vice presidente della Fondazione CRC Enrico Collidà, del presidente Uncem Piemonte Roberto Colombero, della vice responsabile dell’Area Istituzionale Fondazione CRC Daniela Cusan e del direttore generale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie, Ufficio per le politiche urbane e della montagna Giovanni Vetritto. Dall’indagine, visionabile in maniera completa insieme al video della serata sul sito www.fondazionecrc.it, è emerso un forte attaccamento da parte dei giovani che vivono il territorio nonostante fattori fortemente disincentivanti quali la carenza di trasporto pubblico, minori opportunità di studio e offerte lavorative oltre alle consuete difficoltà nel fare acquisti e accedere alla connessione internet. Merito, indubbiamente, di una vita sana a contatto con la natura, caratterizzata dalla possibilità di muoversi in bicicletta, lontana dall’inquinamento, dove minore è il tasso di criminalità ed è più semplice crescere figli così come favorire la natalità. Dati valutati come stabili negli ultimi 5 anni dove si rilevano un miglioramento nell’attrattività turistica che si contrappone, però, a una minore vivacità nelle iniziative culturali. Grazie a queste risultanze Fondazione CRC e istituzioni saranno in grado di predisporre strategie di supporto al territorio, capaci di rispondere alle esigenze della popolazione e migliorarne il benessere.
Le Frabose, Pianfei e Roccaforte M.vì si aggiudicano il bando per l’implementazione dei servizi
In linea con il progetto, la Fondazione ha indetto un bando selezionando tre aree e premiando il programma di Frabosa Sottana (capofila), Frabosa Soprana, Pianfei e Roccaforte M.vì. I Comuni, in questo loro percorso denominato “Crescere comunità insieme in Unione montana Mondolè”, verranno seguiti dall’Istituto Italiano di Valutazione rappresentato da Alessandro Pozzi. A presentare l’iniziativa, di cui sarà partner tra gli altri anche il Comune di Villanova M.vì, Elisabetta Baracco che ha tracciato le linee di sviluppo del progetto che partirà dai doposcuola, un’esigenza molto sentita dai territori perché le famiglie, per poter continuare a vivere in montagna, hanno bisogno innanzitutto dei servizi di base. Comunità, sviluppo e territorio dovranno crescere basandosi sui principi della prevenzione e dell’inclusione. «Grazie ai fondi stanziati verranno potenziate le prestazioni per le famiglie in ambito socio-educativo cosicché studenti e studentesse avranno le stesse opportunità di apprendimento e formazione - ha spiegato il vice sindaco -. Favoriremo il sostegno delle fasce deboli della popolazione nelle situazioni di marginalità socio-economica, rispondendo al bisogno di attività extrascolastiche». Tra gli obiettivi l’educazione e la valorizzazione ambientale, il contrasto dello spopolamento della montagna attraverso la cura e l’ottimizzazione partecipata di alcune risorse naturali pubbliche, assegnando loro il giusto valore didattico e formativo. «Beneficiari saranno bambini e adolescenti, che nei nostri quattro Comuni sono circa 1.000, i giovani tra i 19 e 24 anni (347), gli insegnanti e le famiglie (oltre 5.800) - ha proseguito nell’analisi -. Fondamentali saranno bonus educativi e per i trasporti: dove il servizio pubblico è carente sono i Comuni a doversi attrezzare in via di sussidiarietà. Ci attendiamo quindi di avviare e sperimentare un nuovo modello di governance e di formulazione di policy territoriali, migliorare le infrastrutture materiali e immateriali del territorio (comprese alcune aree verdi), migliorare la partnership pubblico-privata nel sociale, dotare il territorio di collaborazioni con figure preparate alla gestione delle relazioni umane e alla valorizzazione delle risorse naturali e, infine, formulare un piano condiviso tra gli attori in gioco, i cittadini e le istituzioni».