Incontro sulla rotatoria alle Olle: i dubbi di residenti e attività

Il punto in un incontro con il Comitato spontaneo di residenti e attività della zona. Interviene il presidente della Provincia: «Tutti dovranno rinunciare a qualcosa».

Sabato pomeriggio a Vicoforte, presso il ristorante “Il Groglio”, a pochi metri dall’incrocio delle Olle, è stata convocata la riunione del Comitato Spontaneo nato per seguire la questione della messa in sicurezza del tratto stradale. Una questione annosa, in campo dai primi anni duemila, come è stato ricordato, tra gli altri, dall’ex-amministratore Sebastiano Massa, che ha vissuto da protagonista la vicenda fino al 2015. Oltre ai residenti erano presenti all’incontro, partecipando attivamente al dibattito condotto dal giornalista Gianni Scarpace, anche gli ex-amministratori Sebastiano Massa e Umberto Bonelli, che ha seguito la vicenda in tempi più recenti, negli anni della prima Amministrazione di Valter Roattino. L’incrocio che insiste sulla statale 28 è infatti problematico da diversi punti di vista: è pericoloso e vi si sono verificati diversi incidenti. Se ne chiede da anni una sistemazione, che consenta finalmente alle auto di transitare senza correre rischi, e la soluzione ideale sarebbe una rotonda. Finora però Anas, l’ente competente (con cui per forza di cose la Provincia di Cuneo deve interfacciarsi per realizzarla) ha nicchiato, giudicando la rotatoria un’ipotesi infattibile. Non ci sono gli spazi, secondo la società. Qualcosa però recentemente sembra essere cambiato: se inizialmente la Provincia aveva annunciato un intervento per ridisegnare le traiettorie, da qualche mese sono in corso le trattative per realizzare una rotonda vera e propria.

Una buona notizia? Certamente sì, ma non è detto che lo sia per tutti: residenti e attività, che seguono la questione e che hanno già visto un progetto precedente, mai realizzato, si chiedono infatti come questa rotatoria verrebbe concretamente realizzata, e come sarebbe risolto il problema dell’inserimento dell’accesso all’area artigianale e di via Peirea nel disegno della nuova infrastruttura. Da un primo incontro sostenuto dal Comitato in Comune con i funzionari comunali infatti non sono emerse risposte soddisfacenti, anzi c’è il sospetto che la soluzione Anas “tagli” fuori via Peirea, costringendo i mezzi a allungare la strada fino a San Michele per poi tornare indietro. «Secondo voi chi lo farebbe? Finirebbero per girare nel cortile dell’autocarrozzeria Omero rendendo il tutto ancora più pericoloso» commenta Rosalia Grillante, residente e tra i promotori del Comitato e dell’incontro. Al momento non è stato ancora possibile vedere alcuna bozza del progetto, quindi ogni discussione non ha fondamenti concreti. All’incontro è intervenuto anche il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, che ha dato gli ultimi aggiornamenti disponibili sul tema. «La rotonda si farà se ciascuno sarà disposto a rinunciare a un pezzettino» le parole chiave, che sicuramente non hanno rassicurato particolarmente le parti in causa. «Martedì abbiamo tenuto un incontro con Anas, le dinamiche che sono inserite nella progettazione per le Olle sono le più svariate. Le strade sono di competenze diverse, la provincia ha stanziato fondi e ha un progetto sottoposto all'Anas, che ha dato disponibilità a stanziare dei fondi ma ha anche chiesto modifiche progettuali, che riguardano la parte commerciale e l'accesso alla strada comunale Peirea. Su queste dinamiche abbiamo fatto notare anche grazie alle interlocuzioni che si sono svolte che vanno tenuti in considerazione dei fattori. Anas ha dalla sua la normativa relativa agli accessi su strada statale e una finanziaria recente che impone una verifica sull'autorizzazione degli accessi. Abbiamo fatto presente che esiste il buonsenso nell'applicazione, soprattutto a situazioni pregresse alle norme. Abbiamo definito la disponibilità di Anas a partecipare a un incontro come questo in presenza». Quale sarà l’entità della rinuncia? A cosa si dovrà rinunciare? Chi sarà più danneggiato da questa partita? Se ne saprà di più forse a fine gennaio, quando dovrebbe tenersi un nuovo incontro, stavolta con i funzionari Anas e provinciali che hanno dato la disponibilità a partecipare.

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