Erano zia e nipote, l'una maggiorenne e l'altra minorenne, di nazionalità croata e provenienti dal campo rom di Collegno, ad aver preso di mira da un paio di mesi le abitazioni di viale Masera ad Alba. Utilizzavano sempre lo stesso modus operandi: arrivavano in treno di buon mattino, ben vestite, e dopo breve passeggiata come due studentesse qualunque per le vie cittadine iniziavano a razziare gli appartamenti nei quali riuscivano ad entrare forzando le serrature.
Nella mattinata di martedì 27 dicembre, i Carabinieri della Compagnia di Alba hanno messo fine, almeno per ora, alla striscia di oltre dieci furti, tra tentati e consumati. Le due, che si intrufolavano nelle scale condominiali favorite dai lavori di pulizia settimanale, nascondevano in petto gli arnesi da scasso e, una volta riuscite ad impossessarsi della refurtiva, si allontanavano celandola al di sotto dei larghi indumenti.
I Carabinieri, posizionati in più punti del quartiere sin dalle prime ore del mattino, le hanno quindi sorprese proprio in cima ad uno dei palazzi e, accompagnatele in caserma per gli accertamenti del caso, hanno rinvenuto loro indosso chiavistelli, cacciaviti, grimaldelli ed altri arnesi utilizzati per forzare le serrature degli appartamenti.
Le operazioni di identificazione delle due hanno permesso di acclarare la plurirecidività dei loro comportamenti, ed hanno fatto quindi scattare nei loro confronti il deferimento all’Autorità Giudiziaria, rispettivamente ordinaria e minorile. Gli accertamenti, comunque, proseguono, potendo emergere ulteriori elementi anche a favore delle due indagate, da presumersi innocenti sino a quando non sia pronunciata una sentenza di condanna definitiva.