Bitcoin: quante volte abbiamo sentito questo nome negli ultimi anni? Il bitcoin è stato protagonista di articoli sui giornali, ha avuto spazio in tutti i media e spesso è oggetto di una campagna martellante sul web, con il rischio di fare, nella testa soprattutto dei meno esperti (o di chi non ne sa proprio nulla) una colossale confusione. Bitcoin infatti è una cripto valuta, una delle tantissime cripto valute coniate negli ultimi anni. La più nota, quella che vale la pena conoscere in primis, almeno secondo il team di ricercatori di BitPolito, intervenuto lunedì sera presso il salone Olivetti a Beinette. L’incontro è stato organizzato dai beinettesi Andrea Bianco, Stefano Quaranta e Diego Savona, per fare informazione su un tema così complesso e consentire alle persone di saperne di più. La serata si è aperta con un approfondimento generale sul funzionamento del protocollo della criptovaluta e della tecnologia Blockchain, tenuto dal capo del team Giorgio Rasetto. È seguita una parte più informale della serata, in cui i partecipanti hanno potuto fare liberamente domande e partecipare a dei piccoli laboratori per toccare con mano il funzionamento del protocollo.
«Bitcoin è uno strumento monetario digitale decentralizzato – sintetizza Bianco, uno degli organizzatori dell’evento – si tratta di un protocollo informatico che ha la funzione di consentire uno scambio di valore in maniera peer-to-peer. 
È una nuova valuta, costituita da un protocollo informatico e, come tale, basta una connessione ad internet per poterlo utilizzare. È una nuova moneta che, come l’oro, è accettata universalmente e senza confini. Permette di scambiare valore in maniera sicura, immutabile, trasparente e decentralizzata, questo grazie all’utilizzo di crittografia, un protocollo di consenso e l’utilizzo di nuove tecnologie come la blockchain. È quindi una risorsa da non demonizzare, ma che è importante conoscere soprattutto in vista di un futuro che potrebbe andare sempre più in questa direzione». In tema investimenti, il protocollo garantisce maggiore serietà e sicurezza rispetto ad altri strumenti. Prosegue Bianco: «Il protocollo Bitcoin emette un numero finito di unità, questo fa sì che, a lungo termine, si arrivi a una stabilità o a una deflazione della moneta. Va considerato che le monete attualmente in circolazione non riescono più ad assolvere a uno degli scopi principali per cui sono state coniate, ovvero essere una riserva di valore. Un sistema finanziario che registra inflazioni a doppia cifra non può che aiutare il sistema a crescere. Questo per dare un inquadramento generale. Il nostro evento non era pensato per dare consigli finanziari, ma solo finalizzato a fare divulgazione su una nuova tecnologia».
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