Non si sgretola il muro contro muro tra le associazioni di categoria e il Governo nato dopo il “decreto trasparenza” sui prezzi di benzina e gasolio. Qualche passo avanti è arrivato nel pomeriggio di martedì 24 gennaio con un incontro in extremis con l'esecutivo, ma lo sciopero dei benzinai resta programma dalle ore 19 di martedì 24 gennaio fino alle 19 di giovedì 26 sulla rete ordinaria, dalle ore 22 del 24 alle ore 22 del 26 gennaio sulla rete autostradale.
Faib Confesercenti ha ridotto lo stop da 48 a 24 ore (dalle 19 di martedì 24 gennaio alle 19 di mercoledì 25), mentre le altre sigle, Fegica e Figisc-Anisa, hanno confermato lo stop.
Lo stop riguarderà non solo il rifornimento servito ma anche quello in modalità self. Solo gli impianti gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere, almeno in modalità self service, dovrebbero rimanere a disposizione dei viaggiatori, ma si tratta solo del 10% della rete, composta in totale da 22.654 impianti di distribuzione di carburante (di cui il 70% fa capo alle tre sigle che hanno indetto lo sciopero). I distributori autonomi associati all’Angac e all’Asnali non aderiranno allo stop.
«Correggere il decreto Trasparenza abrogando il cosiddetto cartellone sostituendolo, se del caso, con un QR-Code o un App o con dispositivi luminosi a distanza in modo da sgravare i benzinai già oggi oberati da obblighi di comunicazioni e di conseguenza depennare le ulteriori sanzioni che non avrebbero senso in mancanza di adempimenti» è la richiesta ribadita dal presidente della Faib Confesercenti Giuseppe Sperduto.
Intanto la Regione Piemonte ha individuato gli impianti di distribuzione della rete autostradale che devono rimanere aperti dalle 22 di martedì 24 gennaio alle 22 di giovedì 26 gennaio nonostante lo sciopero nazionale. La decisione è stata assunta sulla base della "Disciplina unitaria per le turnazioni degli impianti autostradali in caso di sciopero" approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome nel 2011.
Sono 25 venticinque stazioni di servizio lungo le autostrade A4 A5 A6 A7 A21 A26 A32 A55, almeno una ogni 100 chilometri come prescrive la legge.
Sulla A6 da Savona a Torino sarà aperta la stazione Rio Ghidone est di Fossano e da Torino a Savona sarà aperta la stazione Rio De Cocchi Ovest (Carmagnola) e sempre sulla A6 quella di Mondovì ovest.
Sulla tangenziale A55 di Torino sarà garantito il servizio presso le stazioni di Piscina sud; Bauducchi sud (Moncalieri); Stura nord; Rivoli nord.
Sulla A32 da Bardonecchia a Torino saranno aperte le stazioni di Rivoli nord e Frejus, mentre da Bardonecchia a Torino sarà aperta la stazione Autoporto Susa est.
Sulla A26 da Gravellona Toce a Genova Voltri saranno aperte le stazioni Bormida ovest (Castellazzo Bormida), Agogna ovest (Cressa) e Marengo nord (Novi Ligure) mentre da Genova Voltri a Gravellona Toce sarà aperta l’area Marengo sud di Novi Ligure e Monferrato est a Occimiano.
Sulla A21 da Brescia verso Torino sarà aperta l’area di servizio di Villanova nord (Villanova d’Asti) e da Torino a Brescia la stazione di Villanova sud (Villanova d’Asti).
Sulla A7 da Genova a Milano sarà aperta la stazione Valle Scrivia est (Arquata Scrivia) mentre da Milano a Genova quella di Bettole Novi Ligure ovest.
Sulla A5 da Aosta a Torino sarà aperta la stazione di Scarmagno ovest e da Torino ad Aosta quella di Viverone nord presso Settimo Rottaro.
Sulla A4 da Trieste a Torino saranno aperte le stazioni di Settimo Torinese nord e Novara nord, mentre da Torino a Trieste sarà aperta quella di Novara sud e di Settimo Torinese sud.
Le aree di sosta sono state individuate dalla Regione Marche, capofila competente in materia in sede di Conferenza delle Regioni, che ha scelto il «Turno A» per garantire il servizio autostradale in occasione dello sciopero.
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