Garessio: una pietra d’inciampo a ricordo di Roberto Enea Lepetit

È stata posata all’ingresso della fabbricata da lui fondata

Anche Garessio commemora il “Giorno della memoria” e lo ha fatto ricordando tutte le vittime dell’Olocausto attraverso il nome di Roberto Enea Lepetit, industriale e operatore scientifico, partigiano, arrestato e deportato dai nazisti in Germania, morto nel campo di concentramento di Ebensee, in Austria, il 4 maggio del 1945, a 39 anni.
Venerdì mattina 27 gennaio, su iniziativa dell’Amministrazione comunale di Garessio, con l’Assessorato alla Cultura, il Consiglio di Biblioteca e le Associazioni culturali e su stimolo di tutta la cittadinanza, all’ingresso della fabbrica farmaceutica da lui fondata, ora “Huvepharma”, è stata posata una pietra d’inciampo. Con le pietre d’inciampo, volute dall’artista Gunter Demnig, si vuole depositare nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti.
La targa in ottone posata a Garessio in memoria di Roberto Lepetit si aggiunge a quella posata nel 2020 a Milano (una delle città in cui le pietre sono più numerose), in via Benedetto Marcello, vicino alla sua abitazione e non distante dalla sede storica della direzione della casa farmaceutica, in via Carlo Tenca. E si aggiunge, inoltre, alla croce fatta erigere dalla vedova, Hilda Semenza, nel campo di Ebensee, opera dell’amico Giò Ponti, celebre architetto e designer. La croce recita: «Al marito qui sepolto, compagno eroico dei mille morti che insieme riposano e dei milioni di altri martiri di ogni terra e di ogni fede, affratellati dallo stesso tragico destino, una donna italiana dedica, pregando perché così immane sacrificio porti bontà nell’animo degli uomini».
«Nicola De Risi, amministratore delegato di “Huvepharma Italia” subentrato alla conduzione dell’impresa – commenta l’assessore alla Cultura, Paola Carrara –, ha non solo consentito, ma incoraggiato l’evento che fa onore a tutte le maestranze e a quelle famiglie di dipendenti e di garessini che portano il lutto per i congiunti vittime delle violenze nazifasciste. Colgo l’occasione per ringraziare lui e la direzione “Huvepharma” per la collaborazione nell’iniziativa».
Sempre venerdì 27 gennaio è stata inaugurata la mostra che il “Centro studi Garexium” ha allestito nei locali dell’Ufficio turistico per ripercorrere la storia, in vista della “Giornata della memoria”, attraverso testimonianze, racconti e diari di garessini deportati nei campi di prigionia nazisti.
L’esposizione rimarrà aperta sino a domenica 29 gennaio e potrà essere visitata venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30; sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30.

 

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