«Apprendiamo dell’ennesimo stop al completamento dell’Asti-Cuneo. Stavolta però lo stop arriva da un governo i cui esponenti, per anni avevano promesso di battersi contro i diktat dell’ambientalismo ideologico, contro lo strapotere delle Soprintendenze, contro i ritardi della burocrazia. Oltre a sottolineare l’incoerenza dei vari Salvini, Sangiuliano e Meloni ci chiediamo che cosa accidenti serva in Italia per completare un’infrastruttura essenziale e strategica». È la nota che arriva da Enrico Costa (Azione) e Luigi Marattin (IV)
Questo dopo che ieri sera il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, in onda a "Quarta Repubblica" su Rete4, ha affermato: «Sulla realizzazione della Asti-Cuneo il sovrintendente ha detto no per la mancanza di qualche paginetta". Questa mattina mi sono imbestialito».
Una dichiarazione a cui, al momento, non sono state aggiunte motivazioni di sorta. Ma qualcosa è sicuramente successo: tant'è che poche ore dopo l'agenzia Askanews riporta che fonti MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) parlano di «resistenze emerse nelle ultime ore» e «dissenso». «Il Mit guidato da Matteo Salvini è al lavoro per sbloccare la Asti Cuneo. Tra le opzioni, la presa di posizione del Consiglio dei Ministri per superare le resistenze emerse nelle ultime ore. Tecnicamente, si valuta l’attivazione della procedura di superamento del dissenso».
Matteo #Salvini: "Sulla realizzazione della Asti-Cuneo il sovrintendente ha detto no. Questa mattina mi sono imbufalito."@ultimora_pol
— Ultimora.net - POLITICS (@ultimora_pol) February 6, 2023
Il consigliere regionale PD Maurizio Marello che, nel corso della seduta del consiglio regionale, ha chiesto un'audizione urgente del presidente Alberto Cirio e dell'assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti Marco Gabusi o alla Giunta in assenza degli stessi. «Forse la Giunta è stata eccessivamente ottimista nel considerare ormai cosa fatta la realizzazione del Lotto II 6 A dell'Asti- Cuneo, il cui iter invece è stato bloccato all'ultimo step dal Ministero della Cultura. Non più tardi di due settimane fa l'assessore Gabusi rassicurava sulle tempistiche di un'infrastruttura di importanza fondamentale per la provincia di Cuneo e per il Piemonte. Oggi tutto viene rimesso in discussione, dunque chiedo delucidazioni alla Giunta. Abbiamo bisogno di conoscere i motivi del parere negativo che riguarda la parte del lotto tra Verduno e Cherasco dove al posto del tunnel sotto collinare il nuovo progetto ha previsto il passaggio in superficie con relativi viadotti».
INTERVIENE IL PRESIDENTE CIRIO: «Siamo al termine della realizzazione del penultimo lotto dell’Asti-Cuneo, previsto prima dell’estate, ed è fondamentale procedere ora con il via libera all’ultimo tratto - è l'intervento del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Dal momento che nelle ultime ore abbiamo appreso il permanere di criticità di tipo documentale e tecnico, da parte del Ministero dei Beni Culturali, ci siamo immediatamente confrontati con il ministro Sangiuliano e con il ministro Salvini e giovedì alle ore 15 sarò a Roma, insieme all’assessore Gabusi, il viceministro alle Infrastrutture Rixi e la società concessionaria, per un vertice con i tecnici del Ministero della Cultura, in modo da entrare nel merito dei loro rilievi e superare le criticità. Ringrazio i Ministri per essersi immediatamente messi a disposizione e attivati con la volontà comune di trovare una soluzione. Questa loro determinazione ci rende fiduciosi, anche perché se le difficoltà persistessero il ministro Salvini si è già detto pronto a portare il completamento dell’Asti Cuneo in Consiglio dei Ministri, che ha il potere di superare eventuali ostacoli e dare comunque il via libera finale al completamento dell’opera».