In Regione Piemonte si è tenuta nella mattinata di mercoledì una conferenza stampa per fare il punto sui flussi turistici registrati nel 2022 nel territorio piemontese. Al tavolo dei relatori, il presidente di VisitPiemonte Beppe Carlevaris, il direttore Alessandro Zanon, Cristina Bergonzo, responsabile dell’osservatorio turistico regionale e Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte. La sintesi emersa dai dati evidenzia un buon andamento del Piemonte nel 2022, soprattutto se inserito nel quadro nazionale e internazionale. Il grande termine di paragone è ovviamente il 2019, prima della pandemia. I livelli sono in salita e la ripresa è stata quasi completata, anche se non tutte le regioni sono tornate a livelli pre pandemici.
In Piemonte si evidenzia una totale ripresa, sfiorando i 15 milioni di pernottamenti. C’è inoltre un dato interessante: l’aumento dell’11% della quota di turisti esteri che si ritrova negli arrivi. Sono in calo invece i turisti piemontesi, ma questo è normale, come fa notare Cristina Bergonzo, perché «I Piemontesi sono tornati ad andare oltre il Piemonte e a visitare mete al di fuori».
Rispetto al 2021 si registra il 57% di arrivi in più, +51% di presenze. Rispetto al 2019 +3,3% di arrivi e lo 0,1% in più di pernottamenti.
Per i primi mesi del 2022 erano ancora presenti limitazioni legate al Covid, quindi si considera la ripresa, di fatto, partita da aprile. I pernottamenti, come detto, sono tornati ad avere un incremento di turisti stranieri (+47%) che sfiora il pareggio rispetto alla quantità di visitatori italiani: tra le nazionalità che crescono ci sono i tedeschi, c’è un buon aumento degli Statunitensi e degli spagnoli. L’80% dei pernottamenti esteri è generato da turisti provenienti dai principali 7 mercati europei – Germania, BeNeLux, Francia, Svizzera, UK, Scandinavia, Spagna - e dagli USA. La Germania è sempre il primo mercato estero per arrivi e pernottamenti: i turisti tedeschi che hanno scelto il Piemonte hanno prodotto un incremento del 23% degli arrivi e del 30% dei pernottamenti rispetto al 2019; a seguire, Benelux, Francia e Svizzera, che superano tutti i valori del 2019. In quinta posizione il Regno Unito che, pur restando sotto ai valori del periodo prepandemico (e pre-Brexit), moltiplica per otto i valori del 2021. Si segnala la settima posizione degli Stati Uniti che registra una crescita delle presenze di quasi il 7% rispetto al 2019.
Infine, la Spagna, in ottava posizione, registra una crescita importante rispetto al periodo prepandemico: +35% di arrivi e +44% di pernottamenti.
In generale, si registra un aumento di interazioni social, con recensioni molto positive. La media di valori positivi sul Piemonte è superiore a quella italiana generale (85,8 su 100 rispetto a 84,9 su 100). Per quanto riguarda invece le zone piemontesi, c’è un ritorno a livelli precovid per le zone lacustri, con 3 milioni e trecentomila presenze, due milioni di presenze in zona colline, e la montagna invernale invece resta ancora leggermente inferiore.
Analizzando le diverse aree del territorio piemontese, si evidenzia che:
• nel periodo estivo 2022, il prodotto lago registra +39% degli arrivi e +40% delle presenze rispetto allo stesso periodo del 2021 e migliora i risultati del 2019: +15% di arrivi e +16% di pernottamenti. La componente estera, predominante in questo territorio, fa registrare l’84% dei pernottamenti e risulta in crescita del 14% di arrivi e del 18% di presenze rispetto all’estate del 2019;
• rispetto al 2021, crescita anche per la montagna estiva: +26% di arrivi e +19% di presenze, superando negli arrivi anche i valori del 2019: +8%. Per quanto riguarda le presenze, non si raggiungono i valori del periodo pre-pandemico: calo riconducibile alla riduzione dei pernottamenti del turismo interno nella nostra regione.
Nella stagione invernale 2021/2022, la montagna quintuplica i valori rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente, colpito pesantemente dalle restrizioni dettate dalla
pandemia; in confronto alla stagione 2019/2020, si registra una crescita del 27% di arrivi e
dell’8% di presenze;
• ottimo l’andamento del 2022 per le colline piemontesi per le quali si registra un aumento
degli arrivi del 33% e del 31% delle presenze rispetto al 2021; in crescita anche in confronto al periodo pre-pandemico: +7% di arrivi e +12% di presenze;
• Torino con la prima cintura registra nel 2022 un incremento di oltre il 75% di arrivi e del
60% di presenze rispetto al 2021 e supera anche i valori del 2019, con quasi +3% di arrivi e +7% di presenze, recuperando lo stop subito dalle città d’arte, dalle destinazioni culturali e di short break.
Focus sui Comuni
In Provincia di Cuneo il podio resta in mano ad Alba seguita da Cuneo. Frabosa Sottana è il Comune del monregalese che registra il maggior numero di presenze totali con 52.962 e si piazza al 7º posto nella graduatoria generale (guadagna cinque posizioni rispetto al 2021, quando si era posizionata 12ª) battendo contesti come Cherasco e Saluzzo. Interessante anche il dato del tempo medio di permanenza, 3,75 giorni. A Frabosa Sottana sono presenti ben 24 esercizi ricettivi con 2043 posti letto, mentre le locazioni turistiche sono 54 con 237 posti letto. Gli arrivi dall'Italia fanno registrare 12.771 persone, mentre le presenze sono 45.844 (il dato presenze tiene anche conto dei giorni di permanenza). Dall'estero arrivano 1.342 persone, con un totale di 7.118 presenze. Il totale arrivi è 14.113 mentre il totale presenze è 52.962. 12º posto invece per Mondovì (che rispetto al 2021, guadagna 2 posizioni con un totale di 35910 presenze, 31 strutture ricettive, 24 locazioni turistiche, 13.944 arrivi dall'Italia, 24.195 presenze dall'Italia, 7.529 arrivi dall'estero, 17.731 presenze dall'estero). Non guadagna posizioni né scende Roccaforte, al 15º posto, Chiusa Pesio si piazza al 25º posto totale (guadagna due posizioni in più rispetto al 2021), stabile anche Peveragno che era al 31º posto ed è rimasto al 31º posto. 34º e 35º posto per Narzole e Dogliani. Sono 41ª Vicoforte e 46ª Frabosa Soprana, mentre Villanova e Ormea si piazzano in 50ª e 51ª posizione.
Cirio: «Il sistema ha funzionato, l'obiettivo è aumentare i pernottamenti»
«I numeri ci dicono che il sistema ha funzionato: ha funzionato l'offerta turistica e il settore ricettivo: campeggi, alberghi, ristoranti, locali... strutture di ricettive di qualità che è la maggiore forza di traino di un territorio. Più di vent'anni fa l'assessore Rachelli aveva intravisto per la prima volta la grande potenzialità turistica del Piemonte. Tuttavia, se non ci sono le strutture i turisti non vengono. Fu il primo a decidere di investire risorse pubbliche per promuovere la Regione e incentivare il turismo. Se in passato solo alcune zone potevano essere considerate turistiche, dopo il 2006 Torino l'ha presa e oggi tutta la Regione può considerarsi tale. Dobbiamo continuare a lavorare soprattutto per aumentare i pernottamenti, abbiamo uno 0,1% in più che è un ottimo dato. Se riusciamo ad far crescere la permanenza anche di un solo giorno è veramente tanto. Tra i maggiori successi di questi anni la scelta di Ryanair di fare base a Caselle. Nel 2024 ospiteremo il Connect, uno dei maggiori eventi del settore aeroportuale. Dobbiamo continuare a lavorare con serietà e impegno su questa direzione per creare ricchezza per la Regione e posti di lavoro per tanti giovani».