Da una parte il paesaggio lunare dell’Alta Langa, con i profili lontani delle torri sparute che appaiono sulle colline, dall’altra le Valli monregalesi e le loro imponenti montagne che si alzano lontane all’orizzonte. In mezzo, Niella Tanaro, con il suo fazzoletto di verde, le sue borgate e i suoi casolari, come isole in mezzo a una terra che si alza a tratti, morbida come un mare appena accarezzato dal vento. Niella Tanaro per tanti è rifugio, per molti è tradizione, ma per tutti è un luogo di radici, a cui tornare e da riscoprire. Lo raccontano le storie di tanti, le vicende di flusso migratorio pluridecennale verso il sud della Francia, e lo racconta il percorso che si sta intraprendendo per andare a ritrovare l’antico fiore all’occhiello della vita niellese. Che sia storia o suggestione, Niella per tutti è sempre stato il luogo della “mica bella”, di un pane dal sapore unico, particolare. Certo per la vocazione contadina, per i larghi campi di grano che circondavano le frazioni, ma il segreto va forse cercato anche in altro: nell’abbondanza di messicole, poi eliminate con il progredire dell’agricoltura, e nella presenza della “Nigella Sativa”. Il paese ha un vivace tessuto industriale ed è sede di grandi aziende, come Manitowoc, Deterplast, B&A, la Cemental, Monticone, Om3 e altre ancora. Niella è anche storia, arte e cultura: nel suo antico castello, ma soprattutto nelle chiese e nelle cappelle, contenenti tanti tesori artistici che si cerca di valorizzare. Tanti fili rossi che vengono raccolti e dipanati dall’Amministrazione comunale e dalle tante Associazioni che operano in paese, dalla Pro Niella Tanaro all’Associazione Nigella, agli Alpini, agli Amici della Vespa e al nutrito gruppo di volontari. «Niella Tanaro è una bella comunità che sta crescendo e che in questi anni è cambiata moltissimo – commenta il sindaco Gian Mario Mina –, anche perché si sono riscoperte la tradizione e l’identità di questa comunità. È un paese che ha un bellissimo territorio con potenzialità enormi, con una storia alle spalle che ha dell’incredibile. Abbiamo cercato in tutti questi anni di dare lustro a questa storia, con il forno comunitario, con la ricerca sui grani antichi, con l’Associazione fondiaria nata recentemente, con il lavoro sul pane, tutte iniziative basate sulla territorialità del Comune. Prossimamente partiranno dei progetti transfrontalieri Alcotra, legati al pane. Presto saremo parte dell’Unione montana di Ceva e ho condiviso con il presidente alcuni di questi progetti. Accoglieremo il vescovo mons. Egidio Miragoli nel miglior modo possibile. Viene in un momento significativo per la nostra comunità, in cui stiamo realizzando una nuova struttura scolastica. La Scuola è la base delle nostre comunità. La chiesa adesso ha il tetto a posto, malgrado il maltempo di luglio. Credo che il vescovo possa essere soddisfatto della nostra comunità, viva e molto attenta a determinati valori».
Il programma
Domenica 19 marzo
Ore 9 Preghiera al cimitero di San Teobaldo
Ore 9.30 Messa a San Teobaldo
Ore 10.30 Preghiera al cimitero di Niella
Ore 11 Messa a Niella - Preghiera al Cippo degli Alpini
Ore 12 Incontro con l’Amministrazione comunale
Martedì 21 marzo
Ore 9.30 Visita alle scuole
Ore 10.30 Visita alle aziende
Sabato 25 marzo
Ore 17 Incontro con le Associazioni
Ore 18 Incontro con i genitori
Mercoledì 29 marzo
Ore 15.15 Messa in Casa di riposo
Ore 16.30 Visita agli ammalati