Giovanni Quaglia non è più presidente della Fondazione CRT. Nella votazione di oggi, martedì 18 aprile, il verdetto è stato di 10 voti a favore di Fabrizio Palenzona, ex vicepresidente Unicredit, contro i 7 per Giovanni Quaglia. Palenzona è il nuovo presidente, dopo 6 anni cambia il vertice della terza Fondazione di origine bancaria italiana per entità del patrimonio. Quaglia era stato eletto presidente nel 2017 (con vice, all'epoca era Gianni Genta), poi riconfermato nel mandato 2019-2023. È stato presidente della Provincia di Cuneo dal 1988 al 2004. Aveva puntato alla riconferma, ma si sapeva che la sfida sarebbe stato uno scontro "fra giganti". Questa mattina, Quaglia aveva depositato la sottoscrizione per la sua ricandidatura sostenuta sei firme: lo stesso numero di "schierati" erano presenti nella sottoscrizione per Palenzona.
Prima della votazione sul nuovo presidente, il Consiglio di Indirizzo della Fondazione CRT ha approvato all'unanimità il bilancio dei record: avanzo di esercizio 2022 pari a 127,2 milioni di euro (+42,6% rispetto agli 89,2 milioni del 2021), posizione finanziaria netta salita a quota 569 milioni (+73,4%), patrimonio investito superiore ai 3 miliardi, Fondo di stabilizzazione delle erogazioni corrispondente a tre annualità erogative con 157,5 milioni di euro. Il miglior consuntivo degli ultimi dieci anni, nonché uno dei migliori di sempre, era stato varato un mese fa all'unanimità dal CdA della Fondazione guidata dal Presidente Giovanni Quaglia. "Il riconoscimento unanime da parte del Consiglio di Indirizzo degli eccellenti risultati di bilancio dimostra che la Fondazione ha lavorato ottimamente in uno scenario globale estremamente complesso, contribuendo in maniera significativa alla crescita e allo sviluppo del nord ovest e del Paese", dichiara il presidente uscente Giovanni Quaglia. "Questo bilancio è il risultato di una efficace strategia di gestione patrimoniale e finanziaria costruita nel medio-lungo periodo, accompagnata nell'ultimo anno anche da elementi di particolare significatività: il successo dell'Opa Atlantia, il ritorno alla plusvalenza di Unicredit, l'aumento del 30% dei dividendi delle partecipazioni", afferma il Segretario Generale Massimo Lapucci.