Le poche piogge di questi giorni sono una goccia nel mare della siccità che sta attanagliando diverse zone d'Europa e soprattutto il Piemonte. Il Grattacielo della Regione a Torino ha ospitato, venerdì 21 aprile, una Giunta tematica su questa emergenza con la partecipazione del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
«Sulla siccità la situazione in Piemonte resta molto grave – ha esordito, nella conferenza stampa successiva, il presidente Cirio – e lungi dall'essere recuperata. Il deficit di portata dei nostri fiumi parte dal 60% in su e manto nevoso in montagna è molto sottile». L'assessore Marnati parteciperà alla cabina di regia voluta dal Governo intanto si lavora su vari fronti. «Abbiamo iniziato dal PTA, il Piano di tutela delle acque che mancava dal 2007. Abbiamo 56 progetti in corso per i bacini fluviali, lavoriamo a bandi per i cambiamenti climatici e abbiamo ottenuto finanziamenti importanti sul Pnnr» ha proseguito Cirio. Tra questi c’è anche il “nostro” intervento per “Serra degli ulivi”. «Sempre da PNNR sono stati assegnati 171 milioni di euro per le perditi idriche e prevenire dispersione». Coinvolti vari gestori, tra cui Cogesi per il Cuneese. «Ci sono poi interventi emergenziali su autobotti e by pass, rivedremo il deflusso minimo dei corsi d’acqua, e c’è un piano di medio e lungo periodi per intercettare tutti i finanziamenti possibili. Abbiamo chiesto anche al Governo di intervenire sulle Compagnie assicurative che non assicurano più sulla siccità».
«La regione Piemonte è la realtà italiana con la situazione più grave in tema di siccità – ha confermato il ministro Pichetto – serve un lavoro di coordinamento e di investimenti. A livello di opere eravamo fermi ai giorni dell'abbondanza, adesso è ora di rimboccarsi le maniche. Raccogliamo poco più del 10 per cento dell'acqua piovana (la Spagna è al 30%). Serve una politica di grandi e piccoli invasi e serve un cambio di mentalità del legislatore nazionale. E occorrono formazione ed interventi in nuove tecnologie».
Intanto nel novarese e nel VBC si ragiona giù su ordinanze di razionalizzazione dell'utilizzo dell'acqua. Sono già partite, inoltre, le interlocuzioni con la Val D'Aosta per gli invasi alpini e con la Lombardia e la Svizzera per l’utilizzo delle acque del lago Maggiore.
Il ministro Pichetto in Regione: «La siccità in Piemonte resta molto grave»
La portata dei fiumi resta bassa e il manto nevoso in montagna è molto sottile