Si è spento Piero Fornaseri, l’ideatore di “Bagnasco a colori”

«È l’enorme attaccamento che sento per il mio paese a stimolarmi nel pensare iniziative idonee a migliorarne l’accoglienza, a intrattenere i visitatori, a promuoverne l’immagine. “Bagnasco a colori” è nata così, con l’idea di proporre, almeno una volta all’anno, un evento artistico che non fosse solo sagra e che potesse lasciare all’abitato una testimonianza concreta del suo passaggio». Parole di Piero Fornaseri, impresse nel libro “I muri di Bagnasco” pubblicato nel 2009, volume che raccoglie i cento murales realizzati nei primi dieci anni di manifestazione. Le stesse intenzioni con cui ha continuato ad alimentare nel tempo la manifestazione che aveva inventato, divenuta fiore all’occhiello del paese. Senza mai ostentarne la paternità, anzi con l’obiettivo di fare squadra, coinvolgere collaboratori con cui condividere ideali e convinzioni e a cui passare, un giorno, il testimone. Piero non c’è più. Si è spento all’improvviso, all’età di 68 anni. A Bagnasco i muri dipinti parlano di lui, così come i due grandi murales dedicati al “Bal do Sabre” che si affacciano sulla statale 28, i pannelli esposti in sala San Giacomo, nella parrocchia di sant’Antonio e al parco manifestazioni. «Era giugno 1999 – ricorda il sindaco Beppe Carazzone –. Piero arrivò in Comune dicendomi di avere avuto una brillante idea. Ci sedemmo al tavolo e mi spiegò con un entusiasmo contagiante quella che, due mesi dopo, sarebbe diventata la prima edizione de “Bagnasco a colori”. Quell’entusiasmo era la sua peculiarità, la linfa che ha fatto grande la manifestazione e il paese». “Bagnasco a colori” è la sua carta di identità. Ma non è tutto. Con Piero è nata l’idea di esporre, in via Fossato al Borgo, presepi artigianali oggi tratto distintivo della natalizia “Via dei presepi”. «Lodevole era il suo impegno tra le associazioni locali – continua il sindaco –: sapeva proporre, ma pure rimboccarsi le maniche per aiutare gli altri. Chi non lo ricorda con il grembiule durante le sagre estive, oppure nel costume di scena pronto a interpretare, in modo convincente, il ruolo di sacerdote nel “Presepe vivente”, sacra rappresentazione per cui si è speso anche negli allestimenti. Era inoltre membro del “Bal do Sabre”, è stato consigliere comunale dal 1985 al 1990 e, da ragazzo, portiere del “Bagnasco”. Per me un grande amico, una persona speciale che mancherà a tutti. La comunità si stringe attorno alla famiglia e ai parenti tutti a cui porge sentite condoglianze ». Riservava un’attenzione particolare anche alle scuole e ai più piccoli che, in “Bagnasco a colori”, si divertono con giochi e laboratori; pochi mesi fa, nei panni di “Mastro Ciliegia”, spiegava ai bimbi dell’Infanzia il lavoro del falegname e la lavorazione del legno, altra sua grande passione. Accanito tifoso che «Se la Juve perde, meglio non parlargli», aveva fatto della simpatia e ironia il proprio cavallo di battaglia che alternava a un aspetto caratteriale più fermo e deciso. Significativo il suo impegno contro la chiusura della Ceva-Ormea: lui che sui treni ci aveva lavorato fino alla pensione, aveva preso a cuore quella battaglia a difesa della linea. Mancherà. Mancherà l’espressione del suo viso sorridente. Mancherà il rumore inconfondibile del suo motorino che, in paese, anticipava il suo arrivo. «Grazie Piero – dice Mauro Bertino a nome della Proloco e dell’associazione “Presepe vivente di Bagnasco” –. Grazie per tutto ciò che ci hai insegnato, grazie per averci trasmesso la tua passione, per averci più volte indicato la strada da seguire, per non averci mai negato la tua presenza, semplicemente grazie per esserci stato: cercheremo di portare avanti le tue idee, senza dimenticare i tuoi principii. Ci mancherai, ma sarai comunque sempre con noi, uno di noi». Il Rosario sarà recitato mercoledì 17 maggio alle 20.30 nella parrocchia di Sant’Antonio dove, giovedì 18 maggio alle 15, saranno celebrati i funerali.

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