È un cambio di passo clamoroso, quello determinato pochi giorni fa dalla Provincia: la nuova Scuola superiore a Mondovì Piazza in via Polveriera si farà, ma non sarà per i Licei. Sarà per il "Baruffi". Una scuola sicuramente più piccola e meno impattante, con minore capienza, rispetto ai Licei. Il "Baruffi" verrà dunque demolito, come annunciato tempo fa - LEGGI QUI - e verrà ricostruito non sul posto dove si trova oggi, ma a fianco dell'Asp in via Polveriera, dove da un anno si stava invece pensando sarebbe nata la nuova sede del Vasco-Beccaria-Govone. Infine, l'area dove oggi sorge il "Baruffi" verrà "recuperata" dal punto di vista ambientale: trasformata in zona verdez andando a liberare un edificio sulla collina di Piazza che, da sempre, fa un po' a pugni col contesto architettonico del rione storico. È tutto scritto, nero su bianco, sul documento provinciale. Nelle prossime settimane l'Amministrazione potrebbe presentare tutto il progetto in una conferenza stampa.
Perché questa scelta? Per tre ragioni: perché in questo modo si va a "liberare" un angolo della collina di Piazza di un edificio sicuramente "fuori contesto", perché così si ottimizzano i costi e i tempi (di fatto, si può procedere prima con al costruzione e poi con la demolizione) e perché, infine, consentirà di poter spostare gli studenti dalla sede vecchia alla nuova. La determina va, di fatto, a cambiare parecchio lo scenario di cui si è sempre parlato fino a oggi. Meglio? Peggio? Sicuramente diverso. Andando, peraltro, a prendere una decisione reale prima di portarla in discussione davanti al Consiglio comunale di Mondovì.
La determina provinciale apre la procedura di gara per la demolizione e ricostruzione del "Baruffi" e recita, testualmente: «Considerato l’attuale sedime scolastico, sul fianco della collina del quartiere Piazza di Mondovì sono state evidenziate le problematiche connesse alla demo-ricostruzione dell’edificio esistente sul medesimo sedime attuale, anche in relazione alla peculiare complessità del cantiere tenuto conto delle stringenti tempistiche dettate dal bando e dai vincoli Europei del PNRR. Inoltre vista anche la difficoltà oggettiva di organizzare le operazioni di demolizioni dell’esistente edificio senza interrompere l’attività didattica dell’Istituto, si intende realizzare la scuola, sempre nel rione Piazza di Mondovì, sui terreni in disponibilità dell’Ente, in Via Polveriera procedendo successivamente alla demolizione e al completo recupero paesaggistico/ambientale dell’attuale sedime in Via Tortora. Tale ipotesi permette il rispetto delle tempistiche che si ritengono non rispettabili mantenendo la nuova costruzione sul sito dell’attuale Istituto. Inoltre non si creano gli elevati costi logistici di ricollocazione degli studenti con i relativi disagi durante il cantiere e si realizza, una volta demolito l’esistente edificio, un completo recupero ambientale del sedime finalizzato alla pubblica fruizione». Ricordiamo che si tratta di un progetto da 10 milioni di euro (12,8 milioni IVA compresa), finanziato con un enorme contributo statale che, appunto, fa parte del PNRR. Pochi giorni fa è già anche stato pubblicato il bando di gara..
VUOI ESSERE SEMPRE INFORMATO?
Sì, voglio le news gratis in tempo reale - ISCRIVITI AL CANALE TELEGRAM - CLICCA QUI